mercoledì 3 giugno 2020

Ulivi salento xylella

Tutto ebbe inizio con alcune segnalazioni di olivicoltori del Basso Salento ( Gallipoli e zone limitrofe) che già da diversi anni lamentavano i sintomi di uno strano disseccamento delle piante di olivo , specie di per sé rustica ed abbastanza resistente. Gli incendi si ripetono in varie zone del Salento e sarà sempre peggio perché nel deserto provocato dalla Xylella bastano poche sterpaglie, in fiamme a causa del caldo estivo, per provocare questa tragedia ambientale di proporzioni enormi. Ne abbiamo parlato con Donato Boscia dell‘Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr, facendo chiarezza su quello che sappiamo a oggi sul batterio che starebbe distruggendo gli ulivi del Salento , minacciando l’economia, il patrimonio e il paesaggio di un’intera regione. Migliaia di ulivi eradicati o tagliati e ridotti a tronchi morti.


Salento , in Puglia, dove un batterio, la Xylella fastidiosa, ha colpito le coltivazioni di olivi. A parlare è Giuseppe Coppola, proprietario di un oliveto in contrada Santo Stefano, tra Alezio e Gallipoli.

In questo modo sarebbe possibile contrastare e ridurre l’azione della xylella fastidiosa sugli ulivi , comprese le varietà considerate più suscettibili, come la Cellina di Nardò e l’Ogliarola salentina, peraltro le più diffuse nel Salento. Sono stati finalmente pubblicati, dopo una regolare “peer review” che ne certifica la rispondenza ai criteri di scientificità e riproducibilità, i risultati di un’attesa ricerca diretta dal batteriologo Marco Scortichini sulla Xylella fastidiosa, il batterio che ha colpito gli ulivi del Salento , e che l’Ue vorrebbe. Decine di ettari di ulivi secolari in fiamme: è il triste spettacolo a cui si assiste da qualche giorno in Salento. Da oggi il dopo- xylella non sarà soltanto una strada tortuosa tutta in salita. La giornalista de Le Iene torna in Salento per occuparsi della situazione degli ulivi.


Xylella , eradicazioni e responsabilità: Nadia Toffa in Salento. Una speranza per il futuro arriva dal primo olio ottenuto dalle olive raccolte dagli ulivi immunizzati dalla Xylella che ha devastato milioni di piante deturpando il patrimonio paesaggistico e mettendo in ginocchio il settore olivicolo del Salento. Lo dice l’Accademia dei Lincei che ha confermato quanto sostenuto due anni fa ne cosiddetto Rapporto Xylella.


Nel Salento si gioisce: dopo due anni di divieto, ora si potrà tornare a piantare ulivi.

LECCE - Ben interventi dei vigili del fuoco nel solo mese di luglio per sedare gli incendi di ulivi scoppiati in provincia di Lecce. Una corsa febbrile anche per ragioni di sicurezza nelle aree rurali del Salento che ha visto andare in fumo 1. Il Salento cambia volto. Le valli ricoperte di ulivi rigogliosi, capaci di produrre un olio celebre in tutto il mondo, si sono trasformate in deserto. L’avanzata della malattia ha lasciato milioni di ulivi secchi dietro di sé, molti dei quali monumentali, mano mano che la Xylella avanzava sul territorio spostandosi verso nord a una velocità di più chilometri al mese con conseguenze economiche, produttive e sociali: 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di. Se alla fine si farà il campo sperimentale con le 1. Ma i suoi ulivi secolari, che alcuni stimano nel numero di cinque milioni, senza un’eradicazione del batterio xylella , che al momento non è. Avere degli ulivi nel Salento e parlare di Xylella equivale a invocare il nome di Satana in una chiesa.


Una di cui conosci l’esistenza e con cui un giorno o l’altro potresti avere a che fare, ma da cui speri di venire graziato, nonostante il peccato mortale sia dietro l’angolo e la catastrofe vicina. Ma quanto vieni colpito, non hai scampo. Il Comitato “Voce dell’ Ulivo ” parla di “fase 2. Salento di diventare un deserto per colpa del batterio che ha divorato gli ulivi salentini. Una nuova strada, dunque, che potrebbe aprire nuovi scenari rispetto a quel futuro del comparto olivicolo che ora appare catastrofico. La Puglia combatte la xylella.


C’è speranza tra gli ulivi. In Salento il primo raccolto dall’esperimento anti Xylella È un progetto del Cnr: si innestano sulle piante malate varietà resistenti al batterio. Arrivano i primi risultati.


Xylella Fastidiosa la responsabile del fenomeno del disseccamento degli ulivi pugliesi.

Lo evidenzia uno studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) condotto in collaborazione con il Centro di scienze del suolo dell’Università di Bari e l’Istituto Basile Caramia di Locorotondo. E non a caso un ulivo compare anche nel simbolo della Regione. Nodosi e aspri, bellissimi e austeri. Anche i patriarchi, gli ulivi millenari, sono minacciati di morte.


E se dietro la storia di Xylella ci fosse veramente il g 10. Domanda : Il disseccamento degli ulivi , come ogni. Siccome il Salento è.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari