La Ricerca Migliore e Più Rapida! Tra gli animali più adatti alla pet therapy c’è anche il gatto Le specie di animali adatte per essere di aiuto alle persone in difficoltà sono molte, infatti, più che il tipo di animale, è fondamentale la sua disposizione affettiva e la sua indole. Il gatto per la pet therapy , grazie ad alcune caratteristiche particolari, è adattissimo. Siamo molto contenti di questo nuovo inserimento che va ad aggiungersi alle attività già in essere con i cani – commentano Simonetta Magnanini, direttore dell’Oncologia, ed Enrico Tucci, responsabile della Radioterapia.
Gli animali per la pet therapy , ovviamente, non sono solo i gatti , ma è possibile farla anche con i cani, con i cavalli e così via. Oggi, parliamo della pet therapy con il gatto , che seppure si riveli un animale difficilmente addestrabile, viene spesso impiegato in questo trattamento, proprio per le sue particolarità naturali. I vantaggi della pet therapy con il gatto. Pet Therapy con i gatti : pro e contro.
Questo in particolare, ci porta a pensare che vi sia un collegamento tra le due entità base del nostro equilibrio, emotività e razionalità, e questi due animali. Il cane , come tutti gli animali impiegati nella pet therapy , viene guidato da un operatore addestrato, che lo guiderà nelle attività, per questo è importantissimo il rapporto cane -conduttore, che si occupa anche di controllare il benessere del cane durante la terapia, e in cui il cane ripone totale fiducia. I gatti hanno effetti calmanti sul nostro organismo: aiutano a ridurre ansia, stress e problemi di insonnia.
Leggi le storie più belle e commoventi e scopri quali siano i migliori animali da usare nella pet therapy. Tutti i gatti si prestano a questa causa, tuttavia esistono alcune razze più idonee. Vediamo quindi quali sono i migliori gatti per la pet therapy.
Simba è uno di loro, è un gatto di mesi ex trovatello adottato dall’ospedale d’Arezzo. Nei casi più gravi, la presenza di un cane dal carattere particolarmente stabile può essere un grande aiuto, soprattutto dal punto di vista psicologico e morale. Questo perché ogni cane deve essere affiancato nella sua interazione col paziente da un conduttore, che lo guida e gli impartisce istruzioni.
Ogni animale deve essere certificato, deve avere requisiti sanitari e comportamentali, attitudinali e di capacità, valutati da un veterinario esperto in pet therapy. Requisito imprescindibile è la relazione tra il pet e il suo conduttore: solo questo legame permette la buona riuscita di un trattamento. Il corso è rivolto a coloro che intendono ricoprire il ruolo di coadiutore del cane in IAA.
Pet therapy con i gatti : quali i rischi? A parte l’amore incondizionato per questi felini con cui si passa molto tempo insieme, l’unico rischio derivato dalla pratica di questo tipo di terapia è l’allergia al pelo del gatto o del cane. Tutti gli animali impegnati nella pet therapy , oltre ad essere addestrati per la loro “missione”, sono costantemente controllati dal punto di vista igienico sanitario e non comportano alcun rischio infettivo per pazienti e visitatori.
La kitten therapy è nata a Los Angeles dove, grazie al progetto di un gruppo di etologi. Qui sono state costruite alcune stanze di vetro, enormi parallelepipedi completamente insonorizzati e concepiti per sedute di gioco e relax. La pet therapy viene già effettuata da tempo in alcuni ospedali della Asl Toscana sud est. Nuovo arrivato in corsia. Un cane consigliato per la pet therapy deve avere cinque caratteristiche principali: Affidabilità.
Il vecchio termine pet therapy viene ancora impiegato per indicare una variegata gamma di interazioni con gli animali, più o meno complesse, finalizzate alla cura, alla riabilitazione, all’educazione e alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone. Deve essere idoneo per il compito. AREZZO — Oltre ai cani, che già sono apprezzati e amati dai pazienti dell’Oncologia e della Radioterapia del San Donato, ora la pet therapy si avvale anche di un bellissimo gatto. Si chiama Simba, ha quasi mesi ed è di razza ragdoll.
Ognuno, avendo particolari doti fisiche e attitudinali offre infatti diverse potenzialità. Il cane : È sicuramente l’animale più coinvolto negli IAA. Chi sostiene che solo il cane è idoneo alla pet therapy , avrebbe ragione se si pensasse a una attività che ha un approccio standardizzato e che prevede necessariamente la manipolazione all’interno di sedute strutturate sul modello delle usuali terapie mediche.
Per fortuna la pet therapy non è solo questo.
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