lunedì 1 marzo 2021

Xylella

Xylella

Xylella fastidiosa Wells, Raju et al. La xylella non sembra avere numeri superiori ad una qualsiasi batteriosi vegetale con cui gli ulivi ben trattati hanno imparato a convivere nei secoli – ripetono i ricercatori indipendenti e – bisognerebbe sapere quante di queste piante infette siano veramente malate”. Un documentario sulla xylella che incoraggia all’azione, che aiuta a capire e ad agire.


Xylella

Il notiziario viene creato dal nostro algoritmo di classificazione automatica di testi con le ultimissime novità dai quotidiani e le agenzie di stampa online italiane. L’olivo è tra le piante più colpite in Italia dalla xylella fastidiosa: si sta espandendo sempre di più a causa della mancanza di una cura. Esso occupa tutti quei vasi conduttori della pianta che trasportano acqua e nutrienti. Può attaccare moltissime piante e causare altre patologie.


I metodi di prevenzione più efficaci e le cure da fare al verificarsi di questa malattia batterica. In attesa che la ricerca scientifica individui gli strumenti più efficaci per contrastare la xylella , prima che questa scavalchi definitivamente le Alpi, sembra quindi necessario, da una parte, che le istituzioni si adoperino affinché le cure normative e le soluzioni fitosanitarie non si pongano – o siano percepite dal pubblico – in. Un calcio alla xylella : Unione Sportiva Lecce e Arcidiocesi in campo per gli ulivi.


Xylella

Presentata questa mattina la campagna di sensibilizzazione sociale “Forti come gli ulivi” a tutela dell’olio salentino. Magliette, cartoline e promozione dell’iniziativa nella gara con l’Udinese. Secondo gli ultimi dati ufficiali di Italia Olivinicola, gli oliveti che sono stati completamente distrutti da questo batterio occupano una superficie di ben 50.


Si tratta di una scoperta sorprendente. Ma una nuova varietà di pianta, detta Favolosa, resiste alla malattia. Come si combatte e come si previene? Tutto ebbe inizio con alcune segnalazioni di olivicoltori del Basso Salento (Gallipoli e zone limitrofe) che già da diversi anni lamentavano i sintomi di uno strano disseccamento delle piante di olivo , specie di per sé rustica ed abbastanza resistente.


Un importante scoperta effettuata in questo campo sulla situazione xylella è stata immediatamente pubblicata su “L’informatore Agrario”. Da oggi il dopo- xylella non sarà soltanto una strada tortuosa tutta in salita. Qualcosa si muove, arrivano ulteriori fondi per ricostruire una nuova olivicoltura dopo che la batteriosi ha trasformato uliveti verdeggianti in grigi cimiteri. Nessuna pianta è risultata infetta.


Oggi, in IV Commissione, si è tenuta anche l’audizione dei ricercatori che abbiamo coinvolto perché vogliamo che tutto il Consiglio regionale sia a conoscenza dello studio. Si combatte con le onde elettromagnetiche o con un sapone. Sono solo alcune delle cure alternative alla malattia degli ulivi promosse dal.


Ma questi esiti non sono mai apparsi su riviste scientifiche internazionali, come accade normalmente per le pubblicazioni scientifiche. Analoghe posizioni anche da parte di Claudio Borghi, che come Lega si attesta la paternità dello stanziamento: “milioni che il nostro governo gialloverde aveva deciso di assegnare alla xylella siano stati spostati al Gal, il cui presidente è Cosimo Durante. Secondo me la cosa un minimo di attenzione la meriterebbe“. Vediamo insieme le sue origini e le cause dell’infezione che ha colpito la Puglia.


Qui il dibattito non è tanto sulle contromisure, ma proprio sulla causa della malattia degli ulivi. Il primo focolaio di malattia fu scoperto nel Gallipolino ed è lì che oggi molti uliveti sono veri e propri cimiteri. La xylella , ha proseguito la ministra, è una calamità che mina la nostra identità e proprio per questo è nostro dovere essere più forti, più uniti, più determinati.


Xylella

In questi primi due mesi da Ministra ho voluto affrontare subito questo dossier, mettendo al bando le polemiche, per guardare al futuro. Pietro Vernotico, Cellino S. Pancrazio Salentino, Oria in provincia di Brindisi ed Avetrana in provincia di Taranto.

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