venerdì 15 giugno 2018

Durata ricette mediche

La scadenza di una ricetta medica per la prescrizione di esami, comprese le analisi del sangue, e accertamenti diagnostici (esami specialistici) ha una validità di mesi. Dopo un anno quindi l’impegnativa del medico per le analisi del sangue scade e va sostituita con una nuova. La ricetta medica è un documento che consente al paziente di prenotare visite specialistiche, esami diagnostici e di poter ritirare o acquistare i farmaci che richiedono una prescrizione medica. Leggi questo articolo per sapere di più sulle tipologie e sulla validità.


Cos’è una ricetta medica. La ricetta medica è un vero e proprio documento, redatto da un medico abilitato e iscritto all’albo professionale, che consente al paziente di prenotare visite specialistiche, esami diagnostici e di poter ritirare o acquistare i farmaci che richiedono una prescrizione medica.

Quando il medico di famiglia prescrive una ricetta medica qual è la sua durata ? Entro quanto possiamo utilizzarla visto che su di essa non è riportata una data di scadenza ? In materia di sanità la Costituzione lascia il potere normativo alle regioni, le regole quindi potrebbero cambiare di posto in posto. La ricetta rossa emessa dal medico generico del servizio sanitario nazionale serve a prescrivere esami oppure visite specialistiche. Questa ricetta ha la durata di un anno, mentre la ricetta per la prescrizione di farmaci ha una durata di giorni.


Le ricette mediche scadono. Pochi lo sanno ma la famosa “Impegnativa” del medico di base di famiglia per la somministrazione di farmaci o la richiesta di analisi del sangue o altri esami diagnostici ha un termine massimo di validità entro cui è più utilizzabile. Possono rilasciare ricette tutti i medici che hanno rapporti con il SSN ( medici dipendenti e medici convenzionati).


La ricetta medica é un documento compilato da un medico del Sistema Sanitario Nazionale, ossia medici di famiglia, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, medici delle aziende ospedaliere o medici di strutture sanitarie di diritto privato accreditate con il Sistema Sanitario Regionale, medici specialisti ambulatoriali.

Poiché l’esenzione può essere a tempo indeterminato oppure a scadenza (tipicamente quelle per reddito), ricade sull’interessato la responsabilità di un utilizzo inappropriato in un tempo successivo in cui l’esenzione riportata in ricetta non fosse più valida. Ricetta con codice di esenzione: poiché l’esenzione può essere a tempo indeterminato oppure a scadenza (tipicamente quelle per reddito), ricade sull’interessato (la persona a cui è intestata) la responsabilità di un utilizzo inappropriato in un tempo successivo in cui l’esenzione riportata in ricetta non fosse più valida. In attuazione del citato articolo 1 comma 1 del decreto legge n. Normalmente consegna un promemoria da portare in farmacia per ritirare i medicinali.


MST, Ritaline, Durogesic ecc. Inoltre può modificare la durata temporale della ricetta ? La dispensazione dei medicinali di cui alla tabella II, sezione E, è effettuata dal farmacista dietro presentazione di ricetta medica ripetibile - per volte in trenta giorni. Decorsi trenta giorni dalla data del rilascio, la prescrizione medica non può essere più spedita. Si tratta di una normale ricetta redatta su carta intestata del medico veterinario.


Servizio Sanitario Nazionale dovrà garantire e che, laddove non rispettati, fanno scattare il diritto del cittadino a ricorrere alla. L’estensione fino a 1giorni della durata delle prescrizioni mediche è un altro passo in avanti verso la semplificazione – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta. In questo modo si agevolano i cittadini e si riduce il carico burocratico per il sistema sanitario”. CONFEZIONI RIPETIBILTA’ CONSERVAZIONE RMR Sez. Le norme che rendono una ricetta non erogabile rimangono, pertanto, le stesse applicate sulla ricetta rossa.


Visite ed esami specialistici. A (ES: MORFINA) GIORNI Q. Nome del Paziente: obbligatorio solo per le ricette non ripetibili, altrimenti facoltativo. Prescrizione: come minimo va specificato il nome del farmaco riportato sul prontuario (nome commerciale o principio attivo: nessuna imposizione, contrariamente alla ricetta SSN), ma è buona regola indicare anche la posologia.


La ricetta può essere compilata dal medico sul ricettario privato (“ ricetta bianca”) oppure su quello del Servizio sanitario nazionale.

Solo quest’ultima può essere utilizzata per ottenere un farmaco gratuitamente o pagando un ticket, quando questo è previsto dalla Regione. Codice dei medicinali per uso umano): La ripetibilità della vendita di medicinali di cui al comma (cioè quelli che recano sulla confezione la frase Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica ), é consentita.

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