lunedì 10 febbraio 2020

Recettori estrogeni

Riconoscere gli estrogeni Il recettore degli estrogeni , così come altri recettori nucleari, è composto di molte parti collegate insieme in una lunga catena. Molti tumori della mammella, anche se non tutti, esprimono recettori in grado di legare gli ormoni estrogeni e il progesterone. I carcinomi mammari che esprimono il recettore per gli estrogeni (ER) e quelli che esprimono il recettore per il progesterone (PR) dipendono da questi ormoni per la loro crescita. Nel caso vengano individuati dei recettori specifici per gli estrogeni (ER) è utile che le restanti cellule target vengano private di queste sostanze. I modulatori selettivi del recettore degli estrogeni , più usualmente definiti SERM (dalla corrispondente terminologia inglese Selective estrogen receptor modulator) sono una classe di farmaci che agiscono sui recettori degli estrogeni.


Gli ormoni interagiscono con i recettori cellulari nello stesso modo in cui una chiave entra nella serratura: subito dopo il contatto, innescano una serie di eventi biochimici che portano all’attivazione o alla disattivazione di determinate porzioni di DNA cellulare che governano a propria volta la sintesi delle proteine.

Caratteristiche generali. I recettori possono essere transmembrana, cioè attraversare tutta la membrana plasmatica, oppure trovarsi solo su un lato di essa. I recettori di membrana contengono uno o più segmenti idrofobici strutturati a elica di tipo alfa che attraversano la. ER (Estrogen Receptor ), il recettore per il progesterone PR (Progesteron Receptor) e il recettore per il fattore di crescita dell’epidermide HER-(Human Epidermal Growth Factor Receptor-2).


Gli ormoni di questa famiglia, in particolare quello più potente, l’estradiolo, si legano a strutture dette recettori degli estrogeni , un po’ come una chiave che si adatta a una serratura. Questi recettori abbondano nelle zone cerebrali che sostengono la formazione dei ricordi, in particolare nell’ippocampo. Questo tipo di meccanismo è noto per recettori estrogeni , del progesterone e degli ormoni tiroidei in seguito a stimolazione dei recettori dopaminergici in particolari aree cerebrali. Gli ormoni con recettori Il legame del complesso ormone- recettore alla regione HRE può sia attivare che reprimere la trascrizione del gene controllato.


Il risultato finale della stimolazione da parte degli ormoni con recettori intracellulari è un cambiamento nella lettura o trascrizione del genoma.

Il recettore per gli estrogeni (ER) ed il recettore per il progesterone (PR) sono proteine specializzate che si trovano all’interno di alcune cellule del corpo. Questi recettori promuovono la crescita e la divisione cellulare, legando gli estrogeni ed il progesterone, ormoni femminili che circolano nel sangue. I fitoestrogeni, o estrogeni vegetali, sono sostanze naturali ad attività similestrogenica.


Più precisamente, grazie alla loro particolare struttura chimica, sono in grado di legarsi ai recettori degli estrogeni ed espletare, così, attività biologiche di tipo estrogenico od antiestrogenico. Estrogeni e recettori estrogenici: tipologia e funzioni - Parte Sintesi del video e punti chiave Nella prima parte di questo video abbiamo visto che cosa sono i recettori ormonali, quali sono i recettori per gli estrogeni e perché l’estriolo, pur avendo una potenza molto inferiore a quella dell’estradiolo, è un ormone utilissimo per la salute della donna. La quota libera degli ormoni interagisce con i recettori ormonali causando un effetto biologico. I recettori ormonali sono quel gruppo di molecole, proteine, in grado di recepire il messaggio ormonale, elaborarlo e causare una risposta specifica.


La formazione del complesso ormone recettore è regolata dalla legge di azione di massa. I membri della superfamiglia dei recettori nucleari comprendono i recettori per gli ormoni steroidei ( estrogeni , glucocorticoidi, androgeni, mineralcorticoidi), recettori per ligandi non steroidei ( ormoni tiroidei, acido retinoico) e recettori che legano vari prodotti del metabolismo lipidico (acidi grassi, prostaglandine). Cosa vuol dire avere i recettori ormonali positivi al ? Vuol dire che le cellule del tumore hanno sulla loro superficie moltissimi “sensori” per gli estrogeni circolanti.


Alcuni di questi ormoni però hanno il loro recettore posto sulla membrana esterna: qui il legame attiva la proteina G formata da tre subunità (alfa, beta e gamma). Queste particolari caratteristiche gli permettono di interagire con i recettori degli estrogeni. Grazie alla loro ambivalenza strutturale, i fitoestrogeni possono esercitare sia effetti estrogenici che anti-estrogenici, in relazione al recettore attivato, al tessuto considerato ed ai livelli degli estrogeni circolanti.


Gli ormoni sono sostanze che agiscono a basse concentrazioni legandosi a proteine localizzate a livello delle cellule bersaglio, i recettori. Il legame ormone- recettore agisce come una chiave nella serratura: apre la porta (scatena una reazione intracellulare) solo se la chiave è quella giusta. Siccome questi recettori sono modulatori della sintesi proteica, l’effetto si instaura lentamente (alcune ore) e perdura a lungo.


Per i recettori degli estrogeni , del progesterone e degli ormoni tiroidei, in seguito a stimolazione dei recettori dopaminergici in particolari aree cerebrali, è possibile anche un’attivazione in assenza di ligando. Le sezioni sono state sottoposte, previo trattamento termico, a prove immunoistochimiche per la rivelazione di recettori per progesterone, estrogeni e Mib-1.

Estrogeni : i carcinomi tubulo- papillari hanno manifestato una diffusa positività. Nel carcinoma solido è stata osservata una forte reazione sia negli epiteli che nello stroma. Alcuni gruppi di ricerca stanno studiando la possibilità di utilizzare anche in questi casi il tamoxifene o il letrozolo.

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