Arrivati al punto di dover essere sottoposti ad intervento chirurgico per le emorroidi , cosa bisogna aspettarsi e cosa bisogna sapere sul decorso post operatorio? Ovviamente, l’intervento viene fatto in anestesia, quindi la maggior preoccupazione da parte del paziente è su come saranno i giorni seguenti. Scrivo a ore dall’ operazione di emorroidi di 3° e 4° grado secondo Milligan Morgan con legatura di due gavoccioli. Ero messo veramente male in termini di “quantità” ma ci convivevo poiché non sanguinanti spesso. Il post operatorio è duro per tutta la prima notte, non sentivo l’effetto degli antidolorifici.
Prescrizioni post -operatorie. CONSIGLI PRATICI PER LA CONVALESCENZA DOPO EMORROIDECTOMIA Dopo l’intervento di emorroidectomia ( tecnica di Milligan-Morgan, di Longo o altre) le ferite chirurgiche guariscono completamente in 4-settimane circa. E’ possibile la comparsa di un lieve sanguinamento, specie dopo la defecazione: non preoccuparsi. La convalescenza non crea problemi, così come la stessa operazione è completamente indolore.
Sebbene questa procedura sembri essere altamente consigliata, però, presenta anch’essa dei difetti. In particolare la legatura elastica non risulta essere particolarmente efficace nei casi di emorroidi molto grandi. La mucosa rettale non è sensibile al dolore quindi l’intervento di prolassectomia è eseguibile in anestesia locale e riduce drasticamente il dolore post operatorio consentendo la ripresa delle normali attività in 4-giorni. Ancora oggi vengono misconosciute neoplasie del sigma in pazienti operati per emorroidi sanguinanti. Inoltre bisogna valutare la disponibilità psicologica del paziente e la reale necessità di un intervento che, per quanto codificato e di apparentemente semplice esecuzione, presenta, come tutti gli interventi chirurgici, possibili complicanze e conseguenze.
Cosa può mangiare per tenere morbide le feci ed essere regolare? Pur mantenendo questo regime le feci risultano dure e lui non riesce ad essere regolare ogni giorno e quando va fa anche degli sforzi. In queste pazienti si cerca di gestire la malattia conservativamente e rimandare l’intervento almeno dopo l’8^ settimana post -parto. Il decorso post operatorio di questo tipo di intervento può risultare un po’ lungo e doloroso.
Questa operazione di asportazione delle emorroidi si svolge più o meno come la precedente, con la differenza che le ferite vengono suturate. Emorroidectomia a ferite chiuse secondo Ferguson. Nel complesso, il trattamento per le emorroidi prevede tre soluzioni.
Le prime due sono quelle comunemente consigliate dalla medicina tradizionale. La nuova operazione chirurgica E. Dolore e bruciore, ma anche sanguinamento, fino ad arrivare al prolasso: i sintomi delle emorroidi sono diversi, così come i rimedi, che variano a seconda delle situazioni, come spiega il professor Antonino Spinelli, Responsabile della Chirurgia del Colon e del Retto in Humanitas. Che cosa sono le emorroidi ? Allora vi racconto la mia esperienza dopo operazione di dearterializzazipne doppler guidata (THD) per emorroidi di grado.
Operazione thd emorroidi fatta Ciao a tutti. Premetto che oggi sono al giorno post intervento. Anestesia generale,ricovero giorno,ospedale pubblico. Cannici ci spiega cosa fare per trascorrere un post -operatorio sereno e riprendere velocemente le nostre attività quotidiane. Gentili Dottori, ho subito, un mese fa, un intervento chirurgico con asportazione di polipi, emorroidi di II grado, alcuni noduli e mucosa rettale prolassata nel retto.
Tutti i tipi di procedura chirurgica per le emorroidi prevedono l’asportazione del gavocciolo (protuberanza del vaso sanguigno). L’intervento è stato delicato ed il decorso post operatorio piuttosto disagevole. A seconda dell’entità della patologia, dopo l’accurata visita proctologica, lo specialista propenderà per la tecnica adeguata. La complicanza più frequente per tutti gli interventi per emorroidi è il sanguinamento post -operatorio (1- dei casi). Il tempo necessario per la guarigione e quindi per assistere alla scomparsa di ogni tipo di secrezione dipende dall’estensione e dalla profondità delle ferite, risultando minore nel caso di interventi per ragade, intermedio nel caso di emorroidi e maggiore (anche mesi) nel caso di fistole anali complesse.
Le cure per le emorroidi sono molte, e si dividono in due categorie fondamentali, separate nettamente fra di loro. Esistono infatti le cure senza operazione chirurgica, e quelle con operazione chirurgica. I vantaggi e gli svantaggi per ogni metodo, sono diversi.
Alla dearterializzazione doppler guidata si ricorre per le emorroidi di secondo e di terzo grado, quelle che fuoriescono e rientrano. Lei richiesto, aggiungo. In quel caso col bisturi t asportano il pezzettino di carne in più e ti mettono i punti riassorbibili.
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