Ha un effetto antiossidante, battericida e immunomodulante. Ernia del Disco Intervento Chirurgico. Se soffri di ernia del disco e il dolore ormai è diventato intollerabile nonostante tutte le terapie conservative che non hanno dato i risultati attesi, probabilmente il medico ti ha parlato dell’intervento per il trattamento dell’ ernia del disco, noto anche con il nome tecnico di microdiscectomia. Ozonoterapia Controindicazioni e Rischi.
L’ ernia del disco è una patologia che colpisce la colonna vertebrale, in particolar modo quella zona compresa tra due dischi vertebrali. Questa parte di tessuto che si trova tra le due vertebre può essere divisa in due parti differenti per composizione e funzionalità. Non a caso l’ ozonoterapia è consigliata a pazienti che soffrono di ernia al disco e vogliono sottoporsi ad una cura efficace per alleviare il dolore senza arrivare per forza ad un intervento. L’ ozonoterapia all’ ernia al disco può essere effettuata sia con tecnica “intradiscale” che “intraforaminale”, questo cosa significa?
Talvolta l’ ozonoterapia viene associata ad altre tecniche di intervento come la discectomia endoscopica e la nucleoplastica con radiofrequenze. Effetti collaterali e rischi dell’ ozonoterapia. Negli ultimi dieci anni l’ ozonoterapia ha migliorato la sua fama soprattutto perché è passata nelle mani di personale sicuramente più qualificato. L’ ernia del disco può causare una compressione di un nervo e quindi provocare dolore, anche intenso, percepito genericamente come diffuso al collo, agli arti superiori o anche inferiori, a seconda della posizione della vertebra interessata. Il rischio di recidive e quindi di nuova ernia del disco è molto basso.
Si tratta di una pratica medica che quindi non è pericolosa ma sicura e che garantisce ottime probabilità di successo. E’ bene ricordare che l’ ozonoterapia non è palliativa, ma deve essere intesa come una vera e propria cura, in grado di risolvere il disturbo dell’ ernia discale in via definitiva. Tutti questi effetti prodotti dall’ossigeno-ozono sono in grado di eliminare e risolvere, con azione sinergica, la sintomatologia tipica delle discopatie.
Inoltre l’ozono, essendo dotato di un marcato effetto antiossidante, reagisce con l’acqua, principale costituente del nucleo polposo, contribuendo così a ridurre il volume dell’ ernia. A prescindere dal rischio di denuncia, nessun chirurgo affronterebbe un rischio così grande, se non quando ci fosse in gioco la vita del paziente. La neurochirurgia ha certamente dei rischi , ma se parliamo di ernia al disco, questi rischi sono quelli di un normale intervento chirurgico come l’appendicite. Roberto Ferraris applica ozonoterapia con tecnica intradiscale o paravertebrale, riceve a Vercelli e Varese.
Poche tecniche sono in grado di dare questi risultati, un elemento che rende l’ ozono-terapia una metodica decisamente interessante. Oltre a questo c’è un secondo effetto che mira alla riduzione del volume dell’ ernia velocizzandone la disidratazione allo scopo di ridurre la compressione sulla radice del nervo interessato. Scopriamo allora di cosa si tratta, come funziona e le eventuali controindicazioni. Il Centro Medico Polispecialistico Quisisana è un punto di riferimento per l’ossigeno- ozono terapia a Desio, qui eseguita dal Dott. Si pone infatti come obbiettivo di decomprimere il disco riducendone il volume, non solo dirisolvere l’infiammazione delle radici nervose.
Informati MOLTO bene e soprattutto rivolgiti a primari specializzati. Ozono terapia : quando è indicata? Come abbiamo anticipato, l’ ozonoterapia è un trattamento la cui effettiva validità è riconosciuta dal punto di vista medico e scientifico in maniera non contraddittoria per il solo trattamento dell’ ernia al disco.
L’ ernia del disco lombare appartiene al gruppo di patologie della colonna vertebrale, una malattia endemica che colpisce l’ della popolazione generale in tutta la sua vita. Molteplici sono i fattori che aumentano la probabilità di un’ ernia del disco, come è diversa la sintomatologia. Solo un’adeguato stile di vita permette nel tempo di mantenere i risultati raggiunti. Se alcuni fattori di rischio non sono modificabili (alta statura, gravidanze, … ) su altri è possibile agire quotidianamente.
Costituiscono un fattore di rischio inoltre i traumi da impatto, i colpi di frusta ecc. Cattive abitudini posturali alterano la distribuzione dei carichi sulla colonna e sui dischi intervertebrali esponendo a un rischio maggiore di ernia. Per questo motivo l’endoscopia per l’ ernia del disco non ha trovato grandi antusiasmi nell’ambito della comunità scientifica.
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