martedì 26 maggio 2020

Salento xylella

Tutto ebbe inizio con alcune segnalazioni di olivicoltori del Basso Salento ( Gallipoli e zone limitrofe) che già da diversi anni lamentavano i sintomi di uno strano disseccamento delle piante di olivo , specie di per sé rustica ed abbastanza resistente. Adesso, invece, lo scenario è uniforme in tutta la provincia di Lecce. Il ministro Centinaio contro i furbetti Dopo Bari, anche a Lecce ha incontrato sindaci del territorio, associazioni di categoria e sindacati per spiegare i contenuti del decreto Emergenze: non trova spazio la richiesta di un commissario ad hoc. Nella pianta ha capacità di movimento dall’alto verso il basso ma anche viceversa.


Tutto nasce da un terreno squilibrato per anni. Xylella , task force per le eradicazioni.

Il punto sulla situazione con il ricercatore Giorgio Doveri. LECCE – Sono state finanziate tutte le domande di reimpianto degli ulivi del Salento. Altri milioni di euro per il Salento sono stati stanziati dalla Regione Puglia a favore dell’espianto e reimpianto di ulivi nella zona infetta.


Cause della comparsa. Per contrastare il batterio sono approvate da subito drastiche misure di emergenza: abbattimenti degli ulivi, ampio intervento con pesticidi per il controllo dei vettori, con insetticidi su piante ospiti, pulizia accurata dei canali, dei prati e delle zone libere. Ricerca, ricerca, ricerca: il Salento sia un campo di sperimentazione a cielo aperto, ha auspicato la ministra.


Ci arrivavano minacce da più parti. Volevano che estirpassimo tutto.

Un futuro per l’agricoltura salentina per il dopo- xylella. Giovedì alle in programma un incontro a Presicce organizzato da Cgil e Flai Cgil. A parlare è Giuseppe Coppola, proprietario di un oliveto in contrada Santo Stefano, tra Alezio e Gallipoli.


Troppo verdi, quei 4ulivi, per poter prosperare nel Salento. Una cultiva (o varietà) della pianta, tecnicamente nota come FS-1 quasi assente in Puglia. Il notiziario viene creato dal nostro algoritmo di classificazione automatica di testi con le ultimissime novità dai quotidiani e le agenzie di stampa online italiane. Il batterio vive e si riproduce nell’apparato conduttore della linfa grezza (i cosiddetti vasi xilematici, portatori di acqua e sali minerali), e induce pesanti alterazioni alla pianta ospite.


Decine di ettari di ulivi secolari in fiamme: è il triste spettacolo a cui si assiste da qualche giorno in Salento. In Puglia, nei 1chilometri di campagne tra Brindisi e Lecce , di verde è rimasto ben poco. Ho imparato percorrendo il Salento in lungo e in largo che xylella e quello che ci gira attorno sono questioni molto complesse, ma due punti preliminari vanno chiariti subito: il primo è che per il batterio da quarantena al momento non esiste una cura e non si intravvede nemmeno la possibilità di raggiugerne una a breve termine. Si tratta del primo focolaio di X. Il Salento è troppo eterogeneo da un punto di vista geo-morfologico, non ha l’omogeneità del nord-barese o del foggiano per poter pensare che due sole varietà possano riassumere tutto il sistema che si è creato nei secoli ha spiegato Giuseppe Vergari, dottore agronomo e presidente del Centro Studi Olea. La Coldiretti , infatti, ha annunciato l’arrivo del primo olio realizzato con le olive raccolte dagli ulivi immunizzati dal batterio.


Il fenomeno non desta particolare allarme, perché spesso gli olivi sono soggetti a malattie. Focus subito scagliata con forza: gli olivi sono il simbolo del Salento , e alcuni esemplari hanno secoli di vita. Persi già quasi mila posti di lavoro” Nuovo allarme lanciato da Coldiretti che ha accompagnato il segretario generale nazionale del settore agroalimentare Fai Cisl in un tour ricognitivo tra campagne, frantoi e aziende. Marocco e Tunisia stanno acquistando e portando via intere linee di produzione di frantoi della provincia di Lecce , inutilizzate nell’ultima campagna olivicolo-olearia e inutilizzabili anche la prossima per la mancanza di olive da molire.


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I batteri patogeni sono microgranismi che causano malattie nell’organismo che li ospita. Salento (Southern Italy): Infected trees have low in planta micronutrient content, Phytopathol. Il numero di ulivi infetti trovati durante tutte le campagne di monitoraggio annuali in Puglia è sempre piccolo, rispetto al numero complessivo di piante sottoposte a screening (circa il ).

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