Xylella fastidiosa Wells, Raju et al. Un documentario sulla xylella che incoraggia all’azione, che aiuta a capire e ad agire. Esso occupa tutti quei vasi conduttori della pianta che trasportano acqua e nutrienti.
Può attaccare moltissime piante e causare altre patologie. Biologia del batterio.
Microbiologia del batterio. Nella pianta ha capacità di movimento dall’alto verso il basso ma anche viceversa. I sintomi variano dall’imbrunimento delle foglie alla morte della pianta. E’ poco probabile invece che possano evolversi contemporaneamente o in tempi diversi in aree diverse.
L’unica soluzione è l’eradicazione degli ulivi? Un serial killer si aggira per le Puglie. Ma una nuova varietà di pianta, detta Favolosa, resiste alla malattia.
Scopriamo insieme in cosa consiste, come ha causato un’epidemia in Puglia e le soluzioni che gli scienziati propongono per debellarlo.
Redazione cronaca regionale. Per sapere come combattere questo batterio , bisogna innanzitutto capire in dettaglio cos’è e quali sono i sintomi che provoca. Ciao amici del Bosco, il novembre presenteremo a Roma il documentario LEGNO VIVO.
XYLELLA , OLTRE IL BATTERIO. Un film sugli ulivi, sulle persone e sul. Adesso c’è di più: entrambi gli studi pubblicati provano, muovendo da presupposti diversi, che sull’insetto vettore del batterio si può intervenire in altro modo, più sostenibile e mirato.
In pratica il leccino infetto di xylella produrrebbe più “lignina” rispetto appunto all’ogliarola, questo fa ipotizzare che nel leccino il passaggio del batterio da un vaso xylematico all’altro sia ostacolato. La regione più a rischio di “importare” tale batterio gram-negativo è l’Abruzzo. Abbiamo utilizzato esempi umani, ma anche i vegetali sono suscettibili a quanto raccontato. Nel caso degli ulivi pugliesi, il vettore è stato identificato nella sputacchina media (Philaenus spumarius).
I sintomi sono spesso simili a quelli che derivano dallo stress idrico (bruscature fogliari, disseccamenti di rami e porzioni della chioma). La zona cuscinetto ha raggiunto il confine tra il Brindisino e il Barese. Tutte le piante malate verranno isolate, eradicate e distrutte.
Così come tutte quelle con sintomi sospetti nel raggio di 1metri dal focolaio. Coldiretti Puglia, sulla base dei dati resi noti da InfoXyella, relativi ai risultati delle analisi riferiti ai campioni di. Ma soprattutto, aggiungono gli esperti, ora minaccia non solo gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, ma tutta l’Europa.
Ne son prova i focolai manifestatisi in Germania e Olanda. L’Olanda, il massimo commercializzatore di piante del mondo, importa anche dalla Costa Rica. Il batterio riesce ad arrivare sulla pianta grazie agli insetti, in questo caso definiti vettori, che possono depositare le loro larve all’interno del tronco degli alberi esponendo la parte più delicata all’ infezione. In genere il batterio abita la vite (e a volte l’oleandro, il mandorlo e altre piante) ma in California sono stati riportati diversi casi in cui esso abbia infettato piante di olivo con sintomi simili a quelli osservati negli olivi del Salento. Secondo gli ultimi dati ufficiali di Italia Olivinicola, gli oliveti che sono stati completamente distrutti da questo batterio occupano una superficie di ben 50.
E’ un batterio che vive e si riproduce all’interno dell’apparato conduttore della linfa grezza (vasi xilematici) importanti per l’apporto di acqua e sali minerali. Ormai alle porte delle province di Brindisi e Taranto la situazione di emergenza xylella è diventata critica più che mai.
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