Secondo gli esperti scientifici dell’EFSA-Autorità europea per la sicurezza alimentare al momento non è possibile curare le piante malate sul terreno, che devono quindi essere estirpate (anche perché è molto difficile individuare l’infezione quando è ancora ad uno stadio iniziale). Esso occupa tutti quei vasi conduttori della pianta che trasportano acqua e nutrienti. Xylella fastidiosa, terapia e come si combatte. Può attaccare moltissime piante e causare altre patologie.
L’olivo è tra le piante più colpite in Italia dalla xylella fastidiosa : si sta espandendo sempre di più a causa della mancanza di una cura. Siccome le cicaline insieme ai rodilegno risultano essere i vettori principali di questa malattia è bene effettuare i dovuti trattamenti per debellarli. Offriremo all’utente la possibilità di ripercorrere cronologicamente gli eventi, approfondire anche gli aspetti più tecnici, farsi un’opinione nella grande confusione imperante sui media. Come si combatte e come si previene?
Qui aderisce, si moltiplica, forma un biofilm e ostruisce i vasi con una specie di gel. Ma per i poveri contadini, soprattutto quelli che si affidano al passaparola del venditore di concimi del proprio paese, quella è “la medicina”, che in buona fede usano per uccidere gli insetti. A parlare è Giuseppe Coppola, proprietario di un oliveto in contrada Santo Stefano, tra Alezio e Gallipoli. Sfortunatamente al momento non c’è una terapia specifica che si può usare lasciando le piante sul terreno, l’unica cosa che si può fare è estirpare le piante infette.
La regione più a rischio di “importare” tale batterio gram-negativo è l’Abruzzo. Si parla, nello specifico, di intervenire entro un massimo di giorni. Il batteriologo ha sottolineato in premessa, per evitare facili entusiasmi, che però non si tratta di una cura risolutiva. Si tratta di una scoperta sorprendente. I sintomi sono spesso simili a quelli che derivano dallo stress idrico (bruscature fogliari, disseccamenti di rami e porzioni della chioma).
Nella pianta ha capacità di movimento dall’alto verso il basso ma anche viceversa. TERRA D’OTRANTO - Dire xylella fastidiosa è come dire leggende metropolitane. Altra leggenda: le cosiddette “buone pratiche”, la pulizia dei campi dalle erbacce infestanti.
Troppo verdi, quei 4ulivi, per poter prosperare nel Salento. Una cultiva (o varietà) della pianta, tecnicamente nota come FS-1 quasi assente in Puglia. Ricercatori belgi hanno trovato una cura. TENUTO CONTO che l’istanza avanzata dalla Prof.
Antonia Carlucci evidenzia l’utilità di istituire le presenti borse di studio, per consentire lo svolgimento del programma di ricerca di cui sopra. I patogeni delle piante causano perdite significative ai raccolti agricoli e minacciano sempre più la sicurezza alimentare, l’integrità degli ecosistemi e le società in generale. Pierce avesse origine virale.
Per cortesia controllate la mia modifica. La Fondazione CMCC è in prima linea – con scienziati e tecnologie – per fornire diagnosi , rilevamenti e analisi efficaci per fermare e prevenire l’infezione. L’Ue si è detta preoccupata per la diffusione della malattia che minaccia anche viti e agrumi. Il centro di origine di X. Centro America e non, come si era sempre creduto, il Nord America. GALATONE- In mattinata siamo stati in compagnia del prof.
Marco Scortichini, batteriologo specialista, direttore del Cra-Centro di ricerca per la Frutticoltura di Caserta, in un uliveto salentino, colpito da Xylella.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.