venerdì 19 giugno 2015

Acufene cure nuove

Purtroppo per l’ acufene non c’è ancora una soluzione definitiva, ma la ricerca scientifica sta cercando di comprendere come e perché si verifica. Attraverso uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università dell’Illinois, è stato scoperto che l’ acufene cronico è associato a cambiamenti che avvengono in alcune reti nel. E un paio di terapie palliative che hanno una certa efficacia, ma non sempre.


Se si potesse individuare con certezza la causa degli acufeni , con grande probabilità si troverebbe anche una cura valida. Ora un passo avanti è stato compiuto da ricercatori dell’Università di Pittsburg, negli Stati Uniti. In molti casi interviene nel tempo un fisiologico processo di abituazione, a seguito del quale l’ acufene perde rilevanza percettiva ed il soggetto non ci fa più caso.

In altri casi si associa un condizionamento negativo che determina ansia, paura e incapacità di distogliere l’attenzione dall’ acufene , incrementandone la percezione. Arriva una nuova cura per l’ acufene. So che molte persone, anche tanti giovani, soffrono di questo disturbo che può anche diventare invalidante. Mi è parso di capire che la cura , molto semplice, per l’ acufene , sia osteggiata dai produttori di protesi acustiche, in quanto, se l’ acufene venisse curato come nel mio caso, perderebbero lauti guadagni.


Gli acufeni , il classico ronzio o fischio all’orecchio, è un disturbo di cui soffrono molti italiani. Gli acufeni sarebbero lo sgradito risultato di una malattia dei canali potassici al livello del nucleo in questione. Si può curare , questa malattia? I ricercatori pensano che abbia efficacia un farmaco anti-epilettico che agisce sui canali del potassio, e per testarlo hanno fatto un esperimento su topi.


Trascurare la valutazione delle comorbidità dell’ acufene perciò può vanificare gli sforzi orientati a sviluppare nuovi farmaci efficaci per la cura dell’ acufene.

L’ acufene è la percezione di uno o più suoni (fischio, sibilo, ronzio ecc.) avvertita in uno o entrambe le orecchie, o più genericamente all’interno della testa, senza che vi sia una fonte sonora esterna che lo produca. Si aprono le porte a nuove cure. Acufeni : quali terapie? Alcuni protocolli proponevano il mascheramento del suono acufene. Le principali cause degli acufeni oggettivi sono: le disfunzioni del naso e della Tuba di Eustachio, le disfunzioni vascolari (aterosclerosi del distretto carotideo, tumori vascolari dell’orecchio ed altre), l’alterata contrattilità dei muscoli del palato, i rumori dell’articolazione temporo-mandibolare.


Un nuovo trattamento? Uno dei problemi più importanti che riguarda gli acufeni è proprio il fatto che non esistono cure efficaci. Il problema di tutto ciò è provocato dal fatto che nessuno scienziato, fino a ora, era mai riuscito a caprine la causa scatenante. Ma una volta trovata si aprono le porte a un nuovo trattamento. Queste semplici strategie possono costituire rimedi piuttosto efficaci nel ridurre il ronzio alle orecchie.


Utilizzare tappi per le orecchie: questo rimedio è efficace solo per alcuni pazienti affetti da acufene. Alcuni pazienti colpiti da acufene trovano sollievo mediante terapie alternative: agopuntura, terapia cranio-sacrale, ipnosi. Esperta in Allergologia. Responsabile dell’Equipe Siciliana di diagnosi, cura e riabilitazione dell’ acufene. Medico otorinolaringoiatra Casa di Cura San Camillo di Messina.


L’ acufene , come detto è la percezione di suoni soggettivi, inudibili agli altri, ed è spesso accompagnata da una perdita uditiva. L’ acufene può essere paragonato alla “sindrome dell’arto fantasma”, che alcune persone sperimentano quando il cervello fa loro percepire del dolore in una parte del corpo che, invece, non c’è più. Oggi i rimedi per acufeni sono meno superficiali (ma non ci giurerei!).


Per intenderci la sostanza è: mascherare il suono e aiutare le persone che soffrono di acufeni.

Non molto, ma è tutto quello che abbiamo. Esiste una cura farmacologica all’ acufene ? Che interazioni hanno i farmaci con la percezione dell’ acufene ? Queste e altre sono le domande che abbiamo posto al dott. Paolo Enrico, neurofarmacologo dell’Università di Sassari che ha scritto diverse pubblicazioni scientifiche in merito.


Ascolta cosa ci ha risposto. No, non sei perennemente nei pensieri di qualcuno. L’ acufene di grado severo è spesso associato a depressione, ansia e insonnia che comportano conseguenze socio-economiche importanti. In considerazione dell’aumentata esposizione al rumore nelle attività quotidiane e ricreative, il numero di persone colpite da acufene tenderà ad aumentare. Continuano i miei test.


Questo sottofondo contiene sempre lo stesso motivetto solo che hanno aggiunto nuovi rumori bianchi. Devo dire che è molto più. Mentre acufene viene dal greco: acuo ascolto e fainomai ovvero suono, fenomeno acustico in questo caso.


La lettrice chiede se può provocare depressione: la risposta è sì, ma anche il contrario, può essere uno stato depressivo a ridurre l’effiacia dei sistemi di cOntrollo rivelando l’ acufene.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari