martedì 23 giugno 2015

Blocco antalgico

L’operazione può essere effettuata direttamente o, quando il punto in cui deve essere infusa la soluzione anestetizzante è profondo, sotto la guida dell’ecografia, che consente di seguire su un monitor l’operazione, localizzando esattamente il punto. La maggior parte dei pazienti recupera entro un mese con guarigione spontanea. Al fine di intervenire con successo, è indispensabile un esame di Risonanza Magnetica del rachide lombare prima di accedere al trattamento antalgico , in quanto fornisce allo specialista informazioni indispensabili sull’anatomia del rachide.


Ciò vu0l dire che, persistendo i sintomi dolorosi, evidentemente la chirurgia non è la soluzione del suo problema, ma eventualmente può essere fonte di aggravamento. La questione della reversibilità del blocco ottenuto con gli anestetici locali è importante perché, nei blocchi di tipo neurolitico, sono utilizzate sostanze lesive per le strutture nervose, che sono iniettate in queste strutture allo scopo di provocare una perdita definitiva della loro funzione.

La terapia antalgica è una prestazione specialistica volta a sollevare il paziente da una sintomatologia dolorosa. Il dolore può essere acuto o cronico, di origine. Si dovrà contrastare sia il blocco antalgico , che aiutare il nervo nel processo di disinfiammazione. Sono assolutamente consigliate manovre di manipolazione vertebrale (Eseguite da personale altamente specializzato), previa una valutazione funzionale, per manipolare nella corretta direzione e ripristinare il corretto movimento. Con un approccio transforaminale, spesso definito come ‘ blocco del nervo’, l’ago è posizionato a fianco del nervo nel punto in cui esce dalla colonna vertebrale e il farmaco si inserisce nella guaina del nervo.


Questo permette una somministrazione più concentrata del cortisone nella zona interessata (di solito un segmento o un lato). Come viene eseguito e per quali condizioni è indicato. Il blocco peridurale.

Questa via viene utilizzata , sia come blocco continuo che singolo per anestesia – analgesia del piede. Spesso è necessario complementare il blocco al poplite , per ridurre il fastidio da manicotto pneumatico che in questo caso viene posizionato alla gamba , con un blocco del n. Quando si prova dolore appena sopra i glutei, è spesso a causa di un blocco dell’articolazione sacroiliaca, o blocco dell’articolazione ileosacrale. Esercizi mirati possono alleviare i dolori all’articolazione sacroiliaca. Medicamento, detto anche antinevralgico, che riduce la sensibilità al dolore, pur non appartenendo al gruppo dei narcotici. Blocco dell’articolazione sacroiliaca.


L’azione degli antalgico è meno duratura e intensa di quella degli analgesici ( ). I più importanti appartengono ai gruppi salicilici, pirazolonici, fenetidinici. Di farmaco che attenua il dolore SIN analgesico. I degenti della Terapia intensiva possono ricevere visite tutti i giorni dalle 12. Tuttavia, mentre il blocco può essere lateralizzato nel dolore radicolare, dove si usano piccoli volumi di anestetico, nel blocco per il dolore tessutale eseguito con volumi ben maggiori, la prevalenza di lato si esprime solo con una più precoce analgesia sul lato dov’è depositato il farmaco. A LIVELLO PERIFERICO 1. Intervento sui nocicettori 1. Rimozione di stimoli algogeni (immobilizzazione di fratture che altrimenti causerebbe dolore …) 2. Questi farmaci, quindi, combattono la febbre.


Si utilizzano in dolori di tipo neuropatico come lombosciatalgie, in dolori da artrosi o in condizioni particolari quali nervi compressi da ernia discale. La tecnica di denervazione dell’anca prevede una prima fase di blocco anestetico diagnostico dei rami sensitivi del nervo otturatorio e femorale, l’efficacia di tale blocco anestetico è ovviamente transitoria.

Se però posso permettermi, il muscolo serrato anteriore in Italia è in realtà il dentato anteriore… così uno si ritrova con quello che ha studiato in anatomia! Potrebbe pure essere la sindrome del piriforme, ma io non ne sono molto convinto. TENS convenzionale o antalgico rapido: programma utilizzato come antidolorifico la cui azione è quella di indurre nell’organismo un blocco del dolore a livello spinale, in accordo con la teoria de “La porta d’entrata di Melzack e Wall”.

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