venerdì 14 agosto 2015

Disturbo di panico

Gli attacchi di panico e il disturbo da attacchi di panico possono essere talmente gravi e dirompenti da provocare depressione o portare il soggetto ad avere paura di perdere il controllo o di stare soffrendo di una malattia fisica molto grave al punto di arrivare a pensare, nei casi più gravi, di essere sul punto di morire. I trattamenti per la cura del disturbo di panico attualmente ritenuti dalla comunità scientifica come più efficaci sono la psicoterapia e la terapia farmacologica se risulta necessaria. Quest’ultima è caratterizzata da categorie di farmaci detti benzodiazepine ed antidepressivi di nuova generazione. Vedi anche: Attacco di panico e agorafobia.


Questi due disturbi possono essere presenti insieme od isolatamente. Cura del disturbo di panico Psicoterapia per gli attacchi di panico.

Nella cura degli attacchi di panico con o senza agorafobia e dei disturbi d’ansia in generale, la forma di psicoterapia che la ricerca scientifica ha dimostrato essere più efficace è quella “cognitivo-comportamentale“. Sintomi e diagnosi con il DSM-5. Diagnosi, comprensione e trattamento psicologico.


Come guarire dal disturbo di panico e l’agorafobia? Disturbo di panico e agorafobia. I farmaci d’elezione per il trattamento del disturbo da attacchi di panico sono gli antidepressivi e le benzodiazepine. I primi, tra cui gli inibitori della ricaptazione della serotonina (ssri), riducono gli attacchi di panico e possono essere assunti per periodi più lunghi in quanto non provocano dipendenza.


Se non accertato (diagnosticato) e non curato, il disturbo di panico può diventare una malattia debilitante e isolante. Il panico rappresenta uno dei disturbi più frequenti e invalidanti.

La Terapia Cognitivo Comportamentale è l’intervento che ha fornito la maggiore dimostrazione di efficacia nel trattamento dei disturbi d’ansia e, in particolar modo, del disturbo da attacchi di panico. Se gli attacchi di panico non vengono riconosciuti e adeguatamente trattati possono peggiorare e trasformarsi in disturbo di panico o altre fobie. Manuale per chi soffre del disturbo è un libro di Gavin Andrews , Mark Creamer , Rocco Crino pubblicato da Centro Scientifico Editore nella collana Psichiatria e psicologia: acquista su IBS a 6. Un attacco di panico è un periodo breve ma molto intenso di ansia acuta (con tutte le relative manifestazioni somatiche, molto spesso esagerate) che capita all’improvviso, senza avvisaglie, e rapidamente cessa. La compresenza del disturbo bipolare e del disturbo di panico , come per altri disturbi d’ansia, si associa da una maggiore gravità del disturbo , con un peggioramento della sintomatologia sia ansiosa che affettiva, con episodi più gravi e più duraturi dell’umore e all’uso di sostanze e di alcool fino alla dipendenza, come forma di autocura. L’agorafobia può essere diagnosticata all’interno del disturbo di panico con agorafobia o come agorafobia senza anamnesi di disturbo di panico.


In questo ultimo caso, le crisi che il paziente evita sono caratterizzate da sintomi d’ansia tipo panico , ma senza tutte le caratteristiche dell’attacco di panico vero e proprio. Trattamenti complementari del disturbo di panico Tra le terapie che possono funzionare per curare il disturbo di panico vi è la combinazione del farmaco corretto con il tipo di disturbo. In futuro il paziente potrà vivere con la fobia senza la necessità di assumere farmaci. L’ attacco di panico è un episodio di ansia acuta, nel quale si verifica un repentino e incontrollato aumento della paura in risposta a qualcosa che viene percepito come un pericolo: tale paura insorge in modo improvviso e intenso, ma ha generalmente una durata. In caso di disturbi d’ansia e attacchi di panico lo psicoterapeuta si.


Tra le patologie troviamo l’emicrania – secondo uno studio chi ne soffre ha un’incidenza tredici volte superiore al normale di attacchi di panico – epilessia del lobo temporale, disturbi vestibolari – ovvero patologie che riguardano il vestibolo, organo preposto all’equilibrio – e artrosi cervicale. Ansia, tensione, stress, indicano una condizione di attesa verso una minaccia futura, non ben definita o non ancora presente. Nella sua forma più acuta può assumere le caratteristiche della cosiddetta crisi di panico. La paura della paura , insieme agli effetti indesiderati dei comportamenti protettivi, è perciò in buona misura responsabile della comparsa di nuovi attacchi di panico e, in definitiva, dello sviluppo e mantenimento del disturbo. La sua vita è come se ruotasse attorno all’evitare di stare male.


La prima cosa da fare e far percepire alla persona che viene capita e non sminuire la sua patologia. Il disturbo è molto limitante per la persona che lo vive.

La ricerca mostra che il disturbo di panico tende essere maggiormente presente nelle famiglie di chi ne soffre. Proponiamo pertanto di seguito alcune semplici regole che, nella nostra esperienza, si sono dimostrate una valida guida per facilitare la gestione dei problemi quotidiani di chi vive accanto a chi soffre di disturbo di panico. Tale opinione è condivisa da Rapaport et al.

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