lunedì 1 giugno 2015

Nuova cura acufeni

Purtroppo per l’ acufene non c’è ancora una soluzione definitiva, ma la ricerca scientifica sta cercando di comprendere come e perché si verifica. Attraverso uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università dell’Illinois, è stato scoperto che l’ acufene cronico è associato a cambiamenti che avvengono in alcune reti nel. E un paio di terapie palliative che hanno una certa efficacia, ma non sempre.


Se si potesse individuare con certezza la causa degli acufeni , con grande probabilità si troverebbe anche una cura valida. Ora un passo avanti è stato compiuto da ricercatori dell’Università di Pittsburg, negli Stati Uniti. Arriva una nuova cura per l’ acufene. Ecco la necessità di trovare una nuova terapia sia per l’epilessia e, a cascata, anche per gli acufeni. Gli acufeni , il classico ronzio o fischio all’orecchio, è un disturbo di cui soffrono molti italiani.


La terapia farmacologica degli acufeni non dispone di farmaci specifici per questo scopo, ma si avvale di un elevato numero di farmaci e nutraceutici, diversi per meccanismo d’azione, che vengono prescritti in relazione ai fattori eziologici riscontrati nel paziente. Bisogna però tenere presente che ogni soggetto ha un metabolismo. Le principali cause degli acufeni soggettivi sono invece: qualsiasi forma di ipoacusia (perdite di udito), l’assunzione di farmaci tossici per l’apparato uditivo, l’esposizione a rumore ambientale, i tumori del nervo acustico. Se avete delle domande su una cura naturale potete consultare un medico naturopata della vostra zona per avere ulteriori informazioni, è comunque consigliabile mantenere un sano scetticismo nei confronti di tutti i prodotti che pretendono di curare l’ acufene e, in generale, di tutte le terapie per questo disturbo.


Trascurare la valutazione delle comorbidità dell’ acufene perciò può vanificare gli sforzi orientati a sviluppare nuovi farmaci efficaci per la cura dell’ acufene. Oltre ai farmaci e alla chirurgia, oggi c’ è però un nuovo rimedio: la somministrazione mirata di piccoli segnali sonori durante il giorno. Si capisce bene, infatti, che una persona con acufene cronico non può effettivamente mai sentirsi riposato e che pertanto la qualità della vita subisce un forte impatto negativo. Il lavoro svolto dagli studiosi ha permesso di dare a tale disturbo una valenza di tipo organica ed aprire così nuove strade per la ricerca dei trattamenti. La fase acuta dell’ acufene è quella che riguarda i primi sei mesi e in questo momento i pazienti – che devono convivere con ronzii, fischi e altri rumori che prima non sentivano – si rivolgono a vari specialisti.


Può capitare però che la cura non arrivi. L’ acufene è la percezione di uno o più suoni (fischio, sibilo, ronzio ecc.) avvertita in uno o entrambe le orecchie, o più genericamente all’interno della testa, senza che vi sia una fonte sonora esterna che lo produca. Questa classe di farmaci può provocare effetti collaterali indesiderati, come visione offuscata, secchezza delle fauci, nausea, stitichezza, irritabilità e calo del desiderio sessuale. Acufeni : quali terapie? Rivolgiti al dottore se manifesti alcuni effetti avversi o se presenti sintomi nuovi o insoliti, come depressione, pensieri suicidi o aggressività.


Cura acufeni , sperimentate nuove ipotesi di soluzione. Per la cura acufeni è stata presentata recentemente una ricerca, pubblicata su JAMA Otolaryngol Head Neck Surg. Esperta in Allergologia. Responsabile dell’Equipe Siciliana di diagnosi, cura e riabilitazione dell’ acufene.


Medico otorinolaringoiatra Casa di Cura San Camillo di Messina. L’ acufene , come detto è la percezione di suoni soggettivi, inudibili agli altri, ed è spesso accompagnata da una perdita uditiva. L’ acufene può essere paragonato alla “sindrome dell’arto fantasma”, che alcune persone sperimentano quando il cervello fa loro percepire del dolore in una parte del corpo che, invece, non c’è più.


Un nuovo trattamento? Uno dei problemi più importanti che riguarda gli acufeni è proprio il fatto che non esistono cure efficaci. Il problema di tutto ciò è provocato dal fatto che nessuno scienziato, fino a ora, era mai riuscito a caprine la causa scatenante. Ma una volta trovata si aprono le porte a un nuovo trattamento.


Continuano i miei test. Questo sottofondo contiene sempre lo stesso motivetto solo che hanno aggiunto nuovi rumori bianchi. Devo dire che è molto più.


Mentre acufene viene dal greco: acuo ascolto e fainomai ovvero suono, fenomeno acustico in questo caso. La lettrice chiede se può provocare depressione: la risposta è sì, ma anche il contrario, può essere uno stato depressivo a ridurre l’effiacia dei sistemi di cOntrollo rivelando l’ acufene.

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