lunedì 18 dicembre 2017

Leccino xylella

Teatro Naturale puntualizza sui termini da adottare, come è giusto che sia, e noi di Italia Olivicola, già attenti in proposito, siamo d’accordo con la linea scelta dal direttore Grimelli “Da un punto di vista pratico e pragmatico, per olivicoltori e frantoiani nulla cambia. La temperatura, controllata in serra ma non in campo, sembrava giocare un ruolo rilevante nella colonizzazione batterica e nel progresso dell’infezione. Anche l’analisi di oltre 2piante della cultivar brevettata Favolosa, presenti in una zona ad alta pressione d’inoculo, ha fornito dati molto incoraggianti sulla possibile resistenza di questa cultivar a xylella , forse anche più elevata di quella riscontrata nel Leccino.


Donato Boscia, responsabile della sede di Bari dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) del Cnr alla 2ª. Al posto degli alberi morti per la xylella , noi vorremmo, anzi lo faremo anche se l’Ue non ci concederà la deroga, impiantare sia il “ Leccino ” che la varietà la “Frantoio”, solo così impediremo al Salento di trasformarsi in un deserto, eventualità molto concreta, se si considera come sta galoppando l’epidemia.

Si tratta di un territorio che ospita circa venti milioni di ulivi, una parte non trascurabile dei quali ormai gravemente compromessa. Xylella fastidiosa Wells, Raju et al. Infatti, il Leccino potrebbe ora essere ufficialmente classificato come resistente.


Mentre Favolosa è resistente, Kalamata esprime sintomi, come Frantoio, Cima di Melfi e Nociara. Per esempio, il Leccino e la Favolosa (FS17) sono molto più resistenti rispetto a Ogliarola e Cellina, purtroppo le due varietà più diffuse nel Salento. Data obtained from the cv.


Caratteristiche organolettiche e gusto-olfattive olio extravergine Leccino. L’ olio Leccino che se ne produce è generalmente riconosciuto come un olio di buona, se non ottima qualità.

Con l’accortezza di molire entro poche ore dalla raccolta, è possibile ottenere valori di acidità vicini e talvolta inferiori allo. Xfp) outbreak in olive (Olea europaea) groves in southern Italy is causing a destructive disease denoted Olive Quick Decline Syndrome (OQDS). Field observations disclosed that Xfp-infected plants of cv. Gli ulivi “ Leccino ”, però, hanno bisogno di un’impollinatura perché da sole non riescono ad auto prodursi e, in questo senso, la pianta “Frantoio” potrebbero fare al caso loro.


I maestri innestatori hanno effettuato in diretta gli innesti con le due varietà resistenti, “ Leccino ” e “Favolosa”. L’olio è stato prodotto grazie all’innesto di piante malate con varietà di Leccino , che resiste meglio alla xylella , e inaugurato nell’azienda agricola di Giovanni Melcarnea a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. Così si è deciso che il Leccino e l’F1 quest’ultimo brevettato appunto dal Isps-Cnr con enormi ricadute economiche, siano le uniche varietà permesse per accedere ai protocolli. Già l’Unione Europea ha investito milioni di euro per progetti di ricerca entrambi coordinati dall’Ipsp, senza bando.


La ricerca mostra Leccino meno suscettibile alla Xf. Un calcio alla xylella : Unione Sportiva Lecce e Arcidiocesi in campo per gli ulivi. Presentata questa mattina la campagna di sensibilizzazione sociale “Forti come gli ulivi” a tutela dell’olio salentino.


Magliette, cartoline e promozione dell’iniziativa nella gara con l’Udinese. Commissione europea fa emergere come su un campione di 12mila piante solamente 2siano risultate positive. Toscana e anche al nor assai rustica e produttiva. E’ interessante anche a scopo ornamentale per il bel.


Qui il dibattito non è tanto sulle contromisure, ma proprio sulla causa della malattia degli ulivi.

Vendita Online Piante Olivi Leccino anni in vaso. Spedizione Gratuita in Italia per Ordini superiori a solo € 500. The overall at mpi were in line with those recorded at mpi, i. Area di diffusione: principali areali olivicoli italiani e mondiali. In Umbria Ł presente in tutte le zone olivicole, soprattutto nei nuovi impianti. I ricercatori del Cnr hanno individuato una nuova cultivar di olivo tollerante al batterio.


Una nuova speranza, ma con qualche riserva.

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