martedì 12 dicembre 2017

Terapia endocrina

Come agisce la terapia endocrina ? La terapia antiormonale blocca la produzione o l’azione degli ormoni femminili a livello delle cellule tumorali rallentando o impedendo così la loro crescita. Se nel tumore non vengono trovati i recettori ormonali, la terapia endocrina non viene consigliata perché non porterebbe alcun beneficio. Tossicità della terapia adiuvante endocrina in pazienti in post-menopausa con carcinoma mammario Gli inibitori dell’aromatasi sono associati a miglioramenti consistenti nella sopravvivenza libera da malattia ma non nella sopravvivenza generale. La somministrazione della terapia endocrina per anni riduce sostanzialmente i tassi di recidiva durante e dopo il trattamento nelle donne con carcinoma mammario in stadio precoce, positivo ai recettori degli estrogeni ( ER ).

Panoramica sulle malattie endocrine - Eziologia, patofisiologia, sintomi, segni, diagnosi e prognosi disponibili su Manuali MSD - versione per i professionisti. I fattori che ostacolano la terapia endocrina Uno studio americano ha evidenziato come fattori ostativi per la terapia endocrina per il cancro al seno siano, da parte delle donne, una scarsa convinzione sui benefici e la poco frequente condivisione della scelta con il medico. Le donne che fanno una terapia intermittente con letrozolo potrebbero essere considerate donne che non aderiscono al trattamento ha detto Jordan in un’intervista, aggiungendo che la non aderenza alla terapia endocrina rappresenta una sfida nella gestione clinica di queste pazienti. Ribociclib più terapia endocrina ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione rispetto al placebo più terapia endocrina , e ha mostrato un profilo di sicurezza gestibile nelle pazienti in pre-menopausa, con cancro alla mammella avanzato HR-positivo, HER2-negativo. Lo studio FALCON ha confrontato fulvestrant verso anastrozolo quale trattamento antiormonale di I linea, in pazienti post-menopausali endocrino -naive.


Il trattamento chirurgico dei tumori a localizzazione pancreatica varia in rapporto alla presenza di metastasi, di solito epatiche. I nostri risultati supportano l’aggiunta di S-alla terapia endocrina standard nel contesto adiuvante post-operatorio per i pazienti con malattia HR-positiva, HER2-negativa e un rischio intermedio o superiore di recidiva”, ha concluso Toi.

Nel suo insieme, il sistema endocrino è quindi costituito da ghiandole e cellule deputate alla produzione di particolari sostanze, dette ormoni. Terapia radiometabolica. Esso consiste nella somministrazione sistemica di un analogo della somatostatina modificato e opportunamente radiomarcato. Per certe condizioni (come il diabete o la menopausa), vengono somministrati ormoni allo scopo di correggere bassi livelli ormonali.


Una terapia endocrina , o terapia ormonale, è una terapia che aggiunge, blocca o rimuove degli ormoni al fine di trattare una malattia. La terapia sequenziale, non è nient’altro che una duplice terapia con amoxicillina e un inibitore della pompa protonica (IPP, es. omeprazolo) per giorni, seguita poi da una triplice terapia per gli altri giorni. La triplice terapia viene usata in tutti i casi di infezione da H. Neoplasia endocrina multipla, tipo 2B (MEN 2B) La neoplasia endocrina multipla di tipo 2A (MEN 2A) è una sindrome ereditaria caratterizzata dalla presenza di carcinoma midollare della tiroide, feocromocitoma, iperparatiroidismo e occasionalmente da amiloidosi cutanea lichenoide.


Come già evidenziato in altre ricerche, più donne afro-americane, il 1, rispetto alle caucasiche, il , hanno riferito di non aderire alla terapia endocrina , anche se i due gruppi non differivano in modo significativo per quel che riguardava l’interruzione della terapia , rispettivamente contro 1. La terapia ormonale, o terapia endocrina , dei tumori modifica il funzionamento di determinati ormoni nell’organismo o dei tessuti che da essi sono influenzati. Si utilizza soprattutto per curare i tumori sensibili agli ormoni, come quelli della mammella, dell’ endometrio e della prostata. Esista un’altra forma di ormone tiroideo, Tin combinazione con T4.


Negli studi SOFT ( Suppression of Ovarian Function Trial ) e TEXT. Questa terapia è in grado di migliorare i sintomi (nei tumori funzionanti) e di rallentare la crescita del tumore. Chemioterapia E’ solitamente riservata ai casi in cui il tumore si accresce nonostante il trattamento ormonale, o contiene cellule a rapida capacità di crescita (tumori indifferenziati).

La terapia endocrina interagisce con il sistema ormonale e ha un’azione mirata, a bersaglio, solo sulle cellule che presentano sulla propria superficie i recettori ormonali (estrogeni e progestinici). Esistono due tipi di ghiandole: endocrine ed esocrine. Le ghiandole endocrine (o a secrezione interna): liberano i loro prodotti, ad esempio gli ormoni, nel circolo sanguigno.


Esempi di ghiandola endocrina sono: l’ipofisi, il pancreas endocrino , il timo, la tiroide, il fegato endocrino , le paratiroidi e le ghiandole surrenali. Stato attuale del trattamento ormonale nel carcinoma mammario metastatico Nicola Battelli (Ancona) 14. Le linee guida nazionali e internazionali sulla terapia endocrina nel carcinoma mammario avanzato Stefania Guarino (Urbino) 15.


Meccanismi di resistenza acquisita Claudia Cappelletti (Fano) 15. Va sottolineato che solo nel caso della NEN pura si procede con stadiazione e terapia specifici per un tumore neuroendocrino. In genere nei casi con diagnosi anatomopatologica esterna a IEO richiediamo una revisione dei preparati istopatologici da parte del patologo IEO referente per le neoplasie neuroendocrine.


L’effetto collaterale più comune durante la terapia con analoghi LHRH è rappresentato dalle vampate di calore. Durante il trattamento con questi farmaci sono stati inoltre segnalati casi di cefalea, nausea, vomito, perdita di libido e pigmen- tazione cutanea. L’impiego prolungato degli analoghi LHRH può indurre perdita ossea (osteoporosi).


Quindi in questo caso non ha senso fare un trattamento ormonale che, seppur apparentemente innocuo (una compressa al giorno) è pur sempre un trattamento che aumenta il rischio di osteoporosi, di malattie cardiovascolari, di mialgie e dolori articolari, influendo così sulla qualità di vita della paziente.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari