Parassiti e malattie del mandorlo. Guida che spiega quali sono le principali malattie del mandorlo , virus, muffe e batteri comuni a questa pianta. La pianta del mandorlo appartiene al gruppo delle drupacee, proprio come ciliegio, pesco, albicocco e susino. Queste specie fanno parte della vasta famiglia botanica delle rosacee, e sono accomunate da suscettibilità alle stesse malattie. Un errore comune nella potatura del mandorlo , è quello di potarlo similmente a quanto si fa con il pesco e l’albicocco, svuotandolo e aprendolo nella parte centrale per fare entrare aria e luce: invece con questa pianta bisogna fare attenzione a non svuotare troppo la chioma, pena una riduzione della produzione.
Questo accorgimento è necessario per far sì che il risveglio vegetativo della pianta non coincida con l’inizio del germogliamento , ma con l’inizio dell’attività dell’apparato radicale.
Malattie , parassiti e avversità. Le patologie più gravi del mandorlo sono di natura fungina, è necessario quindi effettuare sempre i trattamenti di prevenzione e intervenire fin dalla primavera. Su questi rami si andranno a formare dei germogli, che daranno al mandorlo il suo aspetto finale. Quando e come potare il mandorlo.
Per quanto riguarda il periodo di potatura del mandorlo , essa va eseguita all’inizio della primavera. Principi generali della potatura del mandorlo. Prima di descrivere i principi generali della potatura del mandorlo , è indispensabile accennare alle sue peculiarità di sviluppo e di crescita: solo conoscendole, infatti, si potrà intervenire in modo corretto. Mandorlo - Amygdalus communis L.
Potatura del mandorlo. E’ un albero che non ha bisogno d’interventi drastici e continui, giacché fiorisce su rami di un anno e non richiede potature regolari. Togli i sassi e le radici delle erbacce. Il mandorlo venduto a radice nuda si pianta da ottobre ad aprile.
L’operazione si pratica nelle piante ben sviluppate e consiste nella rimozione di un quarto di rami più vecchi che hanno prodotto frutti. Questo taglio servirà a stimolare la pianta a produrre nuova vegetazione. La potatura verde del mandorlo si effettua nel periodo estivo.
Finora, con le caratteristiche che ho richiesto (impalcatura alta e circonferenza tronco, cm) mi hanno proposto la varietà Santa Caterina e una varietà “guscio duro”. Le acquisterei entrambe se avessi la garanzia che sono varietà autofertili. Atlante delle coltivazioni arboree - Alberi da frutto Generalità. Per favorire l’emissione di nuovi getti fioriferi, dopo la fioritura, potare i rami fino alla terza gemma.
Durante il periodo vegetativo sono pericolose le gelate, le quali potrebbero provocare danni allo sviluppo ed alla. Detto questo, passiamo a considerare le tecniche di potatura più utilizzate e efficaci per il mandorlo , anche se per i primi anni di età l’intervento previsto è relativo e volto esclusivamente a definire la forma della pianta. Pianta rustica, che può formare sia arbusti, sia alberi alti fino a 10m. I fiori sono bianchi oppure rosati.
Il frutto è una drupa ovale o allungata che contiene il seme, la mandorla. La magia del mandorlo in fiore.
Il frutto del mandorlo , infatti, è una drupa ovale e allungata, più o meno compressa. Si può coltivare una pianta da frutto solo per la bellezza della sua fioritura? E se questa fosse anche improvvisa ed inaspettata? Il primo fiore che sboccia dopo un rigido inverno, il primo segno di vita che preannuncia la rinascita e la primavera che, per le altre piante, si farà ancora attendere. Infatti anche il mandorlo riceve questa cura.
Essa consiste nel ridurre la chioma, e eliminare i rami secchi o danneggiati. Fatta male può provocare dei danni irreparabili. Ecco gli errori più comuni nella potatura del mandorlo. Aprile scorso ho acquistato presso Viridea un “ mandorlo del texas” di anni con dei bellissimi fiori rosa.
Purtroppo l’anno appena passato è stato un anno parecchio piovoso e mi sono accorto verso Agosto che il mallo (involucro che custodisce le mandorle) presentava macchie scure. Si tratta di una pianta longeva dai tipici fiori in grado di annunciarci l’arrivo della primavera. Il Corineo è una malattia fungina nota anche con il nome di vaiolatura che colpisce le drupacee come pesco, albicocco, susino, ciliegio e mandorlo producendo essudati resinosi ed appiccicosi sul tronco e sui rami delle piante colpite.
Credo si tratti di un fungo che ho già visto sui peschi: qualcuno mi aiuta ad indentificarlo, ed eventualmente consigliarmi per eliminarlo. Premetto che alcuni mesi ho trattato la pianta con calce al ronco e ho caporizzato del solfato di rame.
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