giovedì 4 agosto 2016

Terapia virale contro i tumori

Terapia virale contro il cancro Douglas J. Stojdl e Gordon Laird Virus ingegnerizzati potrebbero infettare e distruggere tumori umani senza danneggiare in modo apprezzabile i tessuti sani. Questa terapia è destinata solo a un gruppo ristretto di persone con tumori del sangue resistenti ai trattamenti convenzionali. In Italia i pazienti potenziali con linfoma potrebbero essere 300–4all’anno.


Una nuova terapia endovenosa virale ha dimostrato di infettare in modo coerente i tumori senza danneggiare le cellule sane, cosa che invece la grande maggioranza delle terapie anticancro tradizionali non sono in grado di fare.

E’ quanto è emerso da una recente ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature. Immunoterapia: scoperta nuova tecnica contro i tumori Immunoterapia contro i tumori triplo negativi della mammella, del pancreas e il melanoma. Un nuovo sistema, Maegi (Multiplexed Activation of Endogenous Genes as Immunotherapy), è in grado di contrassegnare la posizione dei geni correlati al cancro e amplificare i segnali per permettere la loro seguente distruzione immunitaria. Evidence supporta bloccando la risposta immunitaria per migliorare la terapia virale contro i tumori solidi. Tarceva) il farmaco antitumorale viene spesso utilizzato in terapia contro il tumore al pancreas in associazione a gemcitabina.


La dose raccomandata è 1mg da assumere per os prima dei pasti o due ore dopo. Per alcune di queste oggi sono disponibili vaccinazioni che possono ridurre la frequenza di alcuni tumori. Si chiama JX-59 è un virus modificato geneticamente che fa parte del ceppo del vaiolo.

Dalle prime sperimentazioni sembra che il virus, inettato per endovena. La terapia virale mostra la promessa contro i tumori cerebrali. Alcuni pazienti hanno mostrato evidenza di riduzione del tumore ,. La chirurgia insieme alla terapia mirata a bersaglio molecolare costituiscono la cura comune per i tumori del rene. Il trattamento ha durata varibiale a seconda della condizione clinica e deve essere ripetuto in cicli da sedute da eseguirsi a giorni alterni.


In quali tumori si applica la Ipertermia Oncologica. Questa terapia si impiega in tutte i tumori solidi e nei tumori del sangue nei quali ci siano dei pacchetti di linfonodi conglobati riconoscibili. Questi nuovi farmaci permetteranno pertanto di combattere direttamente il tumore , risparmiando le cellule normali dell organismo, con conseguente minore tossicità.


Per contro , questi farmaci a bersaglio presentano importanti restrizioni al loro impiego determinate dal loro spettro d azione che è ovviamente limitato a quei sottogruppi di tumori che presentano specifiche alterazioni molecolari. Anzi, la terapia contro il dolore è una delle condizioni più importanti per migliorare la qualità della vita dei malati di cancro. Vengono utilizzati nella terapia antiretrovirale per l’Aids.


Sono gli inibitori della proteasi di Hiv, farmaci in grado di bloccare la replicazione del virus e di ridurne quindi la carica virale. E anche di contrastare il sarcoma di Kaposi, il tumore più frequente nei malati di Aids. Il primo paziente malato di leucemia curato con la terapia genica. Il bambino di anni sottoposto per la prima volta al trattamento sperimentale di terapia genica era affetto da leucemia linfoblastica acuta, di tipo B cellulare, che rappresenta il tipo più frequente di tumore dell’età pediatrica (4nuovi casi ogni anno in Italia).


Perché ieri come oggi, accanto alla terapia e allo studio delle nuove cure, la diagnosi precoce insieme alla prevenzione rappresentano le vere armi efficaci nella lotta contro i tumori.

A Milano ci si ammala, ma si guarisce di più. In ambito oncologico Milano detiene diversi primati. Pertanto, se si viene a sapere che una particolare terapia immuno- oncologica potrebbe essere indicata per il tipo di tumore da cui si è affetti, ma non è ancora disponibile in Italia, potrebbe essere possibile avere accesso a questa terapia nell’ambito di uno studio clinico.


Buone notizie nella lotta al tumore ovarico. Sarà presto disponibile in Italia olaparib, la terapia che agisce contro la mutazione del gene BRCA, ribattezzata “mutazione Jolie” perché lo scorso anno ha portato l’attrice americana Angelina Jolie alla decisione di farsi asportare le ovaie per prevenire la formazione del tumore.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari