Il termine autismo , infatti, andrebbe proposto o in relazione alla singola situazione o al plurale, essendoci modi diversi di vivere la condizione dell’ autismo. Le persone con autismo hanno spesso difficoltà relazionali e sociali con gli altri, e per comprenderle è necessario conoscere come avviene lo sviluppo delle abilità menzionate in persone a sviluppo tipico. Da quando ho aperto questo Blog mi occupo con interesse del tema della sessualità nell’ autismo.
Questa volta ho fatto una lunga ricerca sulla relazione fra nervosismo, irrequietezza, stress, comportamenti problematici e sessualità repressa. Il disturbo viene definito generalizzato, in quanto interessa lo sviluppo percettivo e discriminativo, dell’attenzione, della motricità, dell’intelligenza, della memoria, del linguaggio, dell’imitazione e, più in generale, dell’adattamento all’ambiente.
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE. Il repertorio di interessi e di attività del bambino con un disturbo dello spettro autistico è più limitato e restrittivo, con tendenza alla ripetizione e alle stereotipie. Autismo Atipico con ritardo cognitivo medio.
L’ autismo non è una disgrazia, l’ignoranza sì. Edoardo non è verbale e ha fatto un anno in più di materna. Una malattia, infatti, prevede una diagnosi e una cura: dall’ autismo invece non si guarisce. Questo rapporto raggiunge il per mille se si includono anche le persone che presentano alcuni sintomi della patologia.
A causa della gamma di sintomi, l’ autismo è ora chiamato disturbo dello spettro autistico (ASD) poiché copre un ampio spettro di sintomi, abilità e livelli di disabilità.
I sintomi dell’ autismo. Temple e Sean sono entrambi autistici ma soprattutto sono due individui diversi e attraverso presupposti e strumenti diversi hanno saputo apprendere le regole sociali necessarie a fare di loro due adulti professionalmente soddisfatti e capaci di gestire le relazioni che desiderano. In alcuni casi sono stati realizzati interventi di CAA anche con persone affette da autismo.
Si capisce il tuo amore e il tuo impegno verso la scuola e in più, utilissimi gli spunti che offri. Come possiamo agire noi insegnanti? Reti di contenimento: Dobbiamo costruire reti di contenimento, parlare con tutte le persone che sono in relazione con questi ragazzi, gli insegnanti, gli allenatori, e tutte le altre figure che hanno rapporti con loro, creando relazioni calde e supportive per loro.
Inoltre i sintomi iniziali dell’ autismo cominciano a manifestarsi nel secondo anno di vita, proprio poche settimane dopo l’età in cui di solito viene fatta la vaccinazione antimorbillo. In particolare la strategia aumentativo educativa di cui si parla. Finalmente cominciano ad arrivare i primi studi italiani (si parla di case report) comprovanti che esiste una connessione tra l’ autismo e l’alimentazione: alcuni medici casertani hanno smentito quanto sostenuto fino ad oggi dall’Istituto Superiore di Sanità nelle sue Linee Guida, dando conferma a quanto affermato da tantissimi genitori (leggi le testimonianze). Relazione con i compagni Apprezza la condivisione di esperienze con i coetanei nel grande, nel medio, nel piccolo gruppo?
Questa nuova dicitura richiama l’attenzione sul concetto dimensionale dell’ autismo , caratterizzato da comportamenti che si estendono senza soluzione di continuità tra normalità e malattia, ma che si differenziano perché la frequenza e l’intensità di quel sintomo non consentono di adattarsi al contesto, di sviluppare le risorse cognitive, di acquisire e di mantenere le relazioni sociali. Storia dell’ autismo Il primo a parlare di spettro autiustico e di autismo fu Leo Kenner con un articolo pubblicato dal titolo : “Disturbo autistico del contatto affettivo”. Le comunicazioni e le relazioni che il bambino instaura con l’ambiente esterno a lui sono fondamentali non solo per accrescere esperienze, cultura e linguaggio ma, soprattutto, per la formazione del suo Io, per la sua crescita sana ed equilibrata e per lo sviluppo armonico e pieno delle sue capacità relazionali e sociali. Esiste inoltre una relazione fra autismo ed epilessia, benché molte persone con autismo non mostrino mai nella vita le alterazioni caratteristiche dell’epilessia. Ormai è chiaro che la causa non sia la deprivazione emotiva o il modo in cui una persona è stata allevata, benché gli aspetti educativi possano poi incidere sul comportamento.
In questo sito troverete un po’ di tutto, riguardo l’ autismo , condividerò articoli interessanti, posterò riflessioni, elencherò luoghi ideali per i nostri figli speciali, ma soprattutto, ed è la cosa alla quale tengo di più, vi dirò come ho fatto io.
Disabilità e persona, bisogni di salute e pratiche di assistenza, la relazione educativa, i comportamenti problema. Non è qualcosa che il bambino acquisisce sulla base della relazione che ha con la mamma, con il papà o quant’altro. E’ un disturbo geneticamente determinato ed è modulato da una serie di variabili ambientali.
Se su questo pianeta dovesse improvvisamente cambiare tutto, una persona normale si preoccuperebbe, soprattutto se non capisse il significato di questo cambiamento. Così si sente l’autistico quando le cose cambiano (Therese Joliffe). Da giovane, ho conosciuto un ragazzo un po’ solitario, strano e sorprendente, con cui ho stretto amicizia e parallelamente ho intrattenuto una relazione epistolare.
Con il passare del tempo ci siamo avvicinati e siamo arrivati ad innamorarci e si puo’ immaginare il resto della storia. E fino a qui niente di strano.
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