Contrassegnato talvolta da rigurgiti fino alla bocca (con tanto di piccole emissioni di cibo), è una condizione alquanto comune e solo in rari casi motivo di apprensione e allarmismi. La malattia da reflusso gastroesofageo nei neonati , invece, a seconda della serietà dei sintomi, può interferire in modo anche importante con la qualità di vita. Vediamo come riconoscerla e cosa fare.
Reflusso o semplice rigurgito? Tenere il neonato a stretto contatto corporeo per la quasi totalità del tempo almeno i primi tre mesi. Prediligere la posizione verticale del bambino tipica dei bambini portati in braccio, piuttosto che quella sdraiata nella culla. La terapia sarà necessariamente completa: procinetico e anti-H la pH-metria trova indicazione nel follow-up dei casi severi per valutare il successo della terapia medica. Tipo di esofagite che determina il reflusso.
Esofagite da reflusso lieve che comporta microscopiche alterazioni della mucosa. Nei casi in cui ci sia esofagite e il quadro sia più complesso, si eseguono endoscopia esofagogastrica, scintigrafia ed ecografia. Ma sottolineiamo che non sono test di routine, ma solo se la sintomatologia è molto importante.
Trattamento del reflusso gastroesofageo del neonato. Le cure dipendono dall’entità del disturbo. Un paziente affetto da esofagite , può accusare dolore, difficoltà nella deglutizione e dolore toracico.
Tra le cause di esofagite possiamo ricordare l’eccesso di acidi dello stomaco che rientrano in esofago, infezioni, farmaci per via orale e alcuni tipi di allergie. Questa lesione precancerosa si manifesta nel circa dei pazienti affetti da esofagite da reflusso gastroesofageo. Esistono eventualità, per fortuna poco comuni, che alla base del problema possano trovarsi MRGE (Malattia da reflusso gastroesofageo), gastroenterite allergica, esofagite eosinofila, ostruzione esofagea o del tratto pilorico dello stomaco. I sintomi riferiti in questi casi comprendono solitamente il vomito, in associazione al reflusso. Esistono diversi tipi di esofagite a seconda che sia causata da microbi, allergie, traumi, reflusso di succhi gastrici o ustioni.
Il reflusso gastro esofageo è un vomito frequente, talvolta accompagnato da difficoltà respiratorie ed esofagite. Il neonato manifesta irrequietezza anche durante le poppate perché spesso l’infiammazione da esofagite gli da dolore alla deglutizione e non gli consente di alimentarsi a sufficienza. Nella maggior parte dei casi, il reflusso nei neonati è un fenomeno normale, fisiologico, che scompare con il tempo e con la regolare assunzione di una posizione più eretta (prima seduta, poi in piedi). Raramente il bebè soffre di una malattia da reflusso gastroesofageo reale (RGR). L’ esofagite è una patologia dell’apparato digerente che, specie negli ultimi decenni, si sta diffondendo in maniera preoccupante, soprattutto nei Paesi Occidentali, fino a colpire quasi un Italiano su tre, in prevalenza donne e con un età di circa sessanta anni, anche se non di rado si presenta in gravidanza o nei neonati.
C’è però da dire che l’ esofagite è una conseguenza piuttosto rara. Improvvisamente però, in quell’epoca, si è manifestata un’infezione delle vie urinarie curata con giorni di Augmentin e da lì è iniziata una situazione molto problematica per il suo nutrimento. A causa di reflusso ed esofagite rifiutava il biberon urlando ed è stata anche ricoverata in ospedale per studiare una ridistribuzione corretta dei pasti (1ml ogni ore, ma non mi beve mai tutto). Il neonato in piena crisi di reflusso tende a rifiutare la poppata, allontanandosi anche con veemenza dal seno materno. Questa sintomatologia può accompagnarsi anche a fenomeni di rigurgito.
Ecco le nuove linee guida del Nice britannico Rassicurare i genitori nel caso di rigurgito, diffuso nel dei neonati , e nello stesso tempo prestare attenzione ai sintomi da ‘bandiera rossa’: queste le nuove raccomandazioni del NICE per gli operatori sanitari. Tale valvola, ha la funzione di aprirsi nel momento in cui viene ingerito un alimento, per favorirne la discesa nello stomaco, per poi richiudersi subito dopo. Si parla solitamente in questi casi di reflusso gastroesofageo patologico, che nel lungo periodo comporta anche una vera e propria erosione del tratto finale dell’esofago, con dolori ed esofagite.
Nel caso in cui invece il bambino cresca sano e in modo regolare, non è necessario allarmarsi né fare affidamento su dei farmaci. Solo un ristretto numero di neonati manifesta sintomi gravi. Nei casi più gravi, possono essere presenti tracce di sangue nel vomito (sintomo di esofagite ) o verificarsi episodi di apnea o di ALTE (Apparent Life-Threatening Events, ovvero eventi che apparentemente mettono a rischio la vita), in cui il bimbo presenta apnee prolungate, crisi di pallore o cianosi, ipotonia.
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