Questo studio ha analizzato l’effetto antiischemico della ranolazina in una classe di pazienti con angina cronica stabile, i diabetici , che solitamente hanno una malattia coronarica più aggressiva, più difficile da rivascolarizzare per l’interessamento diffuso e con una prognosi peggiore. Oltre all’impatto positivo sulla sintomatologia anginosa, gli studi clinici hanno messo in evidenza la capacità del farmaco di ridurre i livelli di HbA1c in diabetici con angina cronica cronica stabile (ACS). Anche se ranolazina non è approvata per il trattamento del diabete di tipo spiegano gli autori nell’introduzione, in alcune analisi post-hoc di studi chiave sull’angina, il farmaco ha mostrato di essere associato a riduzioni dell’HbA1c nei pazienti affetti da diabete di tipo 2. Ranexa 3mg - Ranolazina.
La ranolazina è utilizzata nel trattamento dei dolori cronici al petto (angina).
Il suo esatto meccanismo di funzionamento non è noto. Come si assume la ranolazina ? La Ranolazina ha prodotto miglioramenti nei parametri del test da sforzo, nell’impiego della Nitroglicerina, e nella frequenza dell’angina sia nei pazienti con diabete che in quelli non- diabetici. Le reazioni avverse sono risultate simili tra i gruppi.
Ranolazina non deve essere somministrata in concomitanza ad altri farmaci noti per essere inibitori forti del CYP3A(come ad esempio itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, saquinavir, claritromicina, telitromicina, nefazodone). QT, pur senza determinare torsioni di punta. Diapositiva Diapositiva Diapositiva Diapositiva Diapositiva RANOLAZINA più potente inibitore dei canali lenti del Na Ranolazina e Diabete Ranolazina e Diabete Diapositiva Diapositiva Diapositiva Diapositiva TERISA Type Diabetes Evaluation of Ranolazine in Subjects With Chronic Stable Angina TERISA Type Diabetes.
Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo della Ranolazina. La distribuzione tissutale dei farmaci trasportati dalla P-gp potrebbe subire un incremento. I pazienti diabetici presentano CAD più estesa rispetto ai non diabetici , nonché crisi an-ginose più frequenti.
Fattori di rischio CV. Cardiopatia ischemica. Il meccanismo d’azione della ranolazina è in gran parte sconosciuto. Alcuni degli effetti antianginosi della ranolazina potrebbero derivare dall’inibizione della corrente tardiva del sodio nelle cellule cardiache, che ridurrebbe l’accumulo intracellulare di sodio e di conseguenza farebbe diminuire il sovraccarico intracellulare di calcio. Ranolazina Viene utilizzata nel trattamento dei dolori cronici al petto (angina).
Che cos’è la ranolazina ? E’ un farmaco antianginoso il cui esatto meccanismo di funzionamento non è ancora noto. Si somministra via bocca, da sola o in combinazione con altri farmaci. In ogni caso è utile integrazione con dosaggio anticorpi antitiroide ed ecografia (al fine di rilevare la presenza di una tiroidite di Hashimoto, più frequente causa di ipotiroidismo).
Al contrario, una HbA1c (emoglobina glicosilata) maggiore di se confermata, è diagnosi di diabete. Ti fornirà ulteriori informazioni sulla ranolazina e fornirà anche una lista completa degli effetti collaterali che potresti provare assumendola. Prendi la ranolazina esattamente come ti dice il tuo dottore.
Poiché la ranolazina può anche prolungare il QTc, di solito è riservata ai pazienti in cui i sintomi persistono nonostante il trattamento ottimale con altri farmaci antianginosi.
Vertigini, cefalea, costipazione, e nausea sono gli effetti avversi più frequenti. RANEXA non è un trattamento per il diabete. Fibrillazione atriale: la Ranolazina è efficace nel controllo del ritmo.
Le opzioni farmacologiche disponibili per la strategia del controllo del ritmo nella fibrillazione atriale sono limitate dalla efficacia sotto-ottimale e dagli eventi avversi potenzialmente gravi. Quali effetti collaterali ha l’assunzione di ranolazina ? Tra gli effetti dovuti all’assunzione di ranolazina ci sono l’aumento del rischio di scompensi renali quando si è in presenza di problemi ai reni, costipazione, nausea, capogiri, mal di testa. Ranolazina agisce bloccando selettivamente i canali lenti del Na, che in condizioni normali hanno una attività trascurabile, mentre in condizioni patologiche (come nell’ischemia) sono alla base del circolo vizioso descritto nella Figura 1.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.