martedì 18 aprile 2017

Ricercatrice italiana scopre cura cancro

Attratta dall’esperienza di ricerca all’estero, Benetti si trasferisce quindi in Spagna, al Centro di ricerca nazionale sul cancro di Madri guidato da Maria Blasco. Cancro al colon: nuove prospettive di cura. Teresa Pecere è una ricercatrice , ovviamente precaria e presta la sua opera all’Università di Padova.


Ha terminato gli assegni di ricerca ed ora ha un contratto di collaborazione. Studiando una molecola naturale, l’ Aloe- Emodin (AE) che si ricava dall’aloe e dal rabarbaro, ha scoperto che potrebbe curare alcuni tipi di cancro.

Roberta Benetti è la ricercatrice italiana che ha scoperto le molecole che bloccano la proliferazione tumorale e che, aggredendo soltanto le cellule malate, potranno rappresentare l’alternativa alla chemio e alla radioterapia: la soluzione, quindi, è quella di autoproteggersi dai tumori con l’aiuto di molecole prodotte dall’organismo umano. Nella lotta contro il cancro , mangiare broccoli, rape e cavoli è di grandissimo aiuto. Dopo la possibile copertina di Time della ricercatrice del Cern Fabiola Gigliotti, un’altra giovane scienziata italiana , ovviamente emigrata all’estero, ha scoperto nell’ambito della medicina cellulare, più o meno lo stesso campo di indagine della indimenticata Rita Levi Montalcini, la quadrupla elica del DNA che potrebbe servire a scoprire una cura contro il cancro. Lo scopre uno scienziato italiano trapiantato negli Stati Uniti. Tra qualche anno si potrebbe eliminare la chemio e la radioterapia!


Ricercatrice friulana scopre molecola contro il cancro. Autoproteggersi dai tumori con l’aiuto di molecole prodotte dall’organismo umano.

Gli scienziati hanno dimostrato che la possibilità di bloccare quest’ultima apra a una nuova strategia nella cura. Con il sostegno di AIRC, la ricercatrice ha partecipato a un lavoro pubblicato sulla rivista Cancer Research che aggiunge un nuovo tassello alla comprensione di questo complesso aspetto dello sviluppo tumorale. Il lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Istituto per la ricerca e la cura del cancro (IRCC) di Candiolo (Torino). La Società americana di oncologia medica premia una giovane ricercatrice italiana con 50mila dollari per continuare a studiare due tumori per i quali sono ancora poche le opzioni di cura : quello del pancreas e quello delle vie biliari. Marina Baretti, oncologa di origini siciliane che in Italia lavora all’Humanitas di Milano, e il premio.


A scoprire il meccanismo che fornisce una continua ricarica al tumore è stato un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York guidato da Antonio Iavarone. Si tratta quidi di un nuovo e importante passo nella cura contro il cancro. Negli ultimi giorni è tornato a circolare sui social un video in cui si racconta della scoperta “tutta italiana ” di una fantomatica molecola capace di curare il cancro , la cui sperimentazione clinica sarebbe in qualche modo osteggiata e bloccata dalle grandi aziende farmaceutiche. Da qualche anno si è diffusa, sia sui social network che su siti di medicina alternativa, una notizia riguardante gli studi della ricercatrice italiana Roberta Benetti, secondo cui la stessa avrebbe scoperto una molecola in grado di bloccare la crescita dei tumori, consentendo di curare il cancro senza chemioterapia. Un tempo che, nelle cure , può fare la differenza.


Purtroppo il test ha ancora un limite: non è in grado di individuare l’organo da cui derivano le cellule malate. Per ora, almeno, perché la ricerca è già in fase avanzata. Ma non esistono già i “marker” per scoprire il cancro attraverso un prelievo di sangue?


Sfortunatamente ancora non è stata scoperta una cura universale per questa malattia, anche a causa delle tantissime forme che esistono. Una ricercatrice canavesana scopre cura contro il cancro IVREA. Italiani scoprono la proteina che innesca i tumori: bloccare ERK-per curare il cancro Gli scienziati italiani dell’Università di Siena hanno individuato una proteina, chiamata ERK- che è in grado di innescare i tumori: bloccandola è possibile fermare il cancro.

I ricercatori italiani hanno quindi provato a testare la capacità di Udi ostacolare la cosiddetta cascata metastatica. Il team guidato da Caruso ha esaminato l’attività biologica della proteina sulle cellule di cancro al seno umano MDA-MB 2prima e su quelle del cancro cervicale umano HeLa, poi. La ricercatrice italiana Laura Affer dell’Osservatorio di Palermo dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e responsabile del programma Hades (HArps-n Red Dwarf Exoplanet Survey) ha scoperto una super Terra rocciosa e dalla massa sette volte maggiore rispetto a quella della Terra a anni luce di distanza.


I risultati dello studio che ha coordinato, pubblicati su Science, aprono a nuove prospettive nello sviluppo di terapie contro il cancro. Rendiamo il cancro sempre più curabile. Due studi pubblicati su Cell coordinati da Per Paolo Pandolfi.

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