giovedì 20 settembre 2018

Pet therapy con asini

Pet therapy con asini

Onoterapia, quando la pet therapy è mediata dagli asini Le loro caratteristiche, dalle dimensioni fino al carattere prevedibile e rassicurante, li rendono preziosi compagni di molti percorsi terapeutici. Negli anni ’in Italia gli asini erano più di un milione ma hanno poi rischiato l’estinzione. Ora sono mila, il in più rispetto a anni fa. Abbiamo riscoperto il loro animo sensibile e docile, la loro simpatia e la loro pazienza.


Pet therapy con asini

Abbiamo scoperto che gli asini fanno bene al nostro corpo e alla nostra mente. In numerose fattorie didattiche italiane si sta diffondendo anche la pet therapy con gli asini , o onoterapia. L’ asino , a differenza del cavallo che è più incline alla fuga, sta spesso fermo e questa sua staticità lo rende prevedibile. Come sappiamo l’incertezza provoca ansia, mentre la prevedibilità dà certezze: dell’ asino ti puoi fidare. L’ Asino , mediante la sua vicinanza aiuta il paziente a ridurre il suo stress, allievare le difficoltà emotive e migliorare la sua comunicazione.


L’ asino è un animale robusto, che sopporta, che contiene le nostre manifestazioni affettive. Questo approccio permette anche di ritrovare certe emozioni nascoste o sepolte, imparando a riconoscerle per poi osare ad esprimerle, gestirle controllarle. Se, invece, è “attività” ludica con i bambini, di conoscenza degli animali nelle scuole, allora possono farla anche educatori cinofili e veterinari.


Pet therapy con asini

La pet therapy con gli asini , invece, grazie alle loro caratteristiche, come affettuosità e capacità di comunicazione, può essere impiegata per migliorare difficoltà di relazione, attenzione, aggressività ed eccitabilità dei bambini. PET THERAPY ONOTERAPIA MILANO LOMBARDIA IPPOTERAPIA. Pet therapy e autismo. A Passo d’ Asino utilizza l’onoterapia negli interventi con persone che presentano disabilità fisiche o di tipo psichico-cognitivo. Sulla disabilità si stipulerà una convenzione con tre associazioni di disabili (CSR, Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti e Anffas Ragusa), per lo svolgimento di attività che utilizzano il contatto con gli asini a favore di persone con disabilità.


Ecco la pet - therapy reali. Quella con gli asini è un tipo di pet therapy già ben strutturata in Inghilterra, Francia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera ma ancora poco diffusa in Italia. Nel nostro Paese, infatti, non esiste una normativa omogenea che regolamenti le varie forme di terapia assistita con gli animali.


Pet therapy con asini

Si chiama I Sentieri di Apuleio e sarà presentato Sabato ottobre alle ore nella sala conferenze Eugenio Guarascio. L’onoterapia è un tipo di pet therapy che si realizza attraverso l’instaurazione di un rapporto terapeutico tra il paziente e l’ asino (dal greco ὄνος “ónos”, asino ). Alla base di questa co- terapia c’è, dunque, la relazione uomo-animale che, come nel caso delle altre pet therapy , si fonda su un principio di uguaglianza: per l. Il progetto sostenuto dalla Regione Calabria e patrocinato dall’Amministrazione comunale si. I vantaggi della pet therapy con il gatto. Trasmettere benessere e autostima attraverso la cura e il contatto con un animale, questo l’obiettivo che si pone la pet therapy ed è questo l’intento dell’associazione Impronte… nell’anima che ha riproposto, anche per quest’anno, l’incontro degli animali con i piccoli pazienti dell’Ospedale dei bambini.


Le esperienze sono mooolto positive. Le terapie mediate dall’ asino si inseriscono sia tra le AAT nella veste di co-terapie, cioè come interventi che si affiancano alle altre cure già seguite dalla persona, sia. A Capaccio – Paestum i volontari di “Maestro asino ” si dedicano all’onoterapia. Spesso considerati nell’immaginario collettivo come animali poco svegli e non troppo intelligenti, oggi gli asini si prendono la loro rivincita diventando protagonisti della pet therapy. Premetto una cosa: io adoro gli asini alla follia e questo post potrebbe contenere frasi di entusiasmo sconsiderato!


Con la pet therapy si vuole trasmettere benessere e autostima a chi entra in contatto con un animale, in un rapporto di conoscenza reciproca. Ed è questo l’intento dell’associazione “Impronte… nell’anima” che ha proposto una serie di progetti per fare incontrare gli animali ai pazienti, mettendoli in diretta relazione tra loro.

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