Il disturbo bipolare può causare ideazione suicidaria, che porta a compiere tentativi. I bambini con un genitore o fratelli con disturbo bipolare hanno molte più probabilità di sviluppare la malattia rispetto a bambini con storia famigliare negativa, tuttavia è importante sottolineare che la maggior parte dei soggetti con storia famigliare di disturbo bipolare non si ammalerà. Disturbo Bipolare - Farmaci per Curare il Disturbo Bipolare. In alternativa, possono essere utilizzati anche altri farmaci come alcuni tipi di antiepilettici, antipsicotici e antidepressivi.
Inoltre, anche la psicoterapia potrebbe essere utile. Spesso, risulta difficile riconoscere tale disturbo e tende a peggiorare se non trattato adeguatamente.
Studi sempre più avanzati sulla struttura del cervello e sui livelli di alcuni neurotrasmettitori cerebrali potranno forse fornire in futuro una spiegazione più chiara di alcuni meccanismi patogenetici che regolano lo sviluppo del disturbo bipolare. I pazienti con disturbo bipolare presentano sintomi variabili in base all’episodio. Sintomi del disturbo bipolare.
Anche se non è raro, il disturbo bipolare può essere difficile da diagnosticare a causa dei vari sintomi. Ci sono tre sintomi principali del disturbo bipolare : mania, ipomania e depressione. Durante la mania (episodio maniacale), una persona con disturbo bipolare può sentirsi molto emotiva. Non si tratta di una malattia classicamente evolutiva, però come tutte possono aggravarsi nel tempo, e anche mutare. Per esempio, il disturbo bipolare minore tende, nel tempo, a evolvere in malumore cronico, senza distinzione così netta delle fasi né oscillazioni così evidenti.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale per il disturbo bipolare si basa inizialmente sulla psicoeducazione al disturbo bipolare , alle fasi, ai sintomi , agli aspetti prognostici, ai farmaci, e prevede schede di automonitoraggio di alcuni sintomi chiave come il sonno, l’umore, etc.
Poi si rifà più propriamente alle tecniche della terapia. In base al tipo di disturbo dell’umore presente si distinguono due tipi di malattia: Tipo bipolare. Nel disturbo bipolare di tipo I si registra un episodio maniacale nel corso della vita, solo talvolta associato a episodi di manie. Considerate, però, che questi sintomi non sono prerogativa del solo disturbo bipolare , possono essere riferibili a parecchie altre malattie (fra cui anche la schizofrenia).
Le crisi tipicamente si presentano con una fase acuta, seguita da settimane o mesi di riacutizzazioni e remissioni. Alcol e droghe possono peggiorare i sintomi delle crisi. Cos’è il disturbo bipolare : cause, sintomi , manifestazioni e diagnosi La Giornata mondiale del disturbo bipolare si celebra ogni anno il marzo, giorno in cui nacque il grande pittore olandese Vincent Van Gogh, che soffriva proprio di bipolarismo. I disturbi bipolari, sono un insieme di quadri clinici tra essi differenti, accomunati dalla presenza di oscillazioni dell’umore, che vanno dalla mania alla depressione (depressione bipolare o bipolarismo ). Ecco sintomi comunemente associati al disturbo bipolare , categorizzati in base alla insorgenza: in un momento di depressione o di mania. Depressione: Pensieri Suicidi.
Uno dei sintomi più gravi del disturbo bipolare è la possibilità di avere pensieri suicidi. FASE MISTA: questa è una fase per lo più di passaggio, si caratterizza per la concomitanza di sintomi depressivi e maniacali, soffrendo di ansia e irritabilità. Le diverse tipologie del disturbo bipolare.
DISTURBO BIPOLARE I: è caratterizzato dall’alternanza di episodi maniacali, ipomaniacali e depressivi. Se soffri di disturbo bipolare , sappi che non siete soli. La cosa migliore che puoi fare è educare te stesso e coloro che ti circondano.
Prendi un appuntamento con un psicoterapeuta se pensi di aver individuato sintomi di disturbo bipolare. Complicanze: anche nel disturbo bipolare II si hanno suicidio, comportamenti violenti, abuso di alcol, compromissione lavorativa e sociale, e cronicizzazione del disturbo bipolare con aumento della frequenza degli episodi ( disturbo bipolare a rapida ciclicità), anche se in frequenza minore rispetto al disturbo bipolare I.
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