La terapia da scegliere nella donna in menopausa , deve essere prescritta in base alle caratteristiche specifiche di ogni paziente. Gli ormoni di interesse per la donna in menopausa sono: DHEA(Deidroepiandrosterone). Prodotto nelle ghiandole surrenali, è il precursore per androgeni ed estrogeni.
La sua produzione si riduce progressivamente negli anni, arrivando a circa il rispetto di quello di un donna giovane. Durante la chemioterapia , è importante usare un metodo contraccettivo (ad esempio il profilattico) per l’intera durata del trattamento e anche per alcuni mesi dopo la sua conclusione, perché i farmaci possono influire negativamente sullo sviluppo fetale. Altri sintomi della premenopausa e controlli da fare.
Accanto alle alterazioni del ciclo mestruale in premenopausa , esistono altri sintomi che si accompagnano a una generale irregolarità del ciclo e che confermano in modo più deciso che si sta entrando in una nuova fase della vita. L’ delle donne italiane va in menopausa precoce spontanea prima dei anni, un altro prima dei anni per cure mediche con chemioterapia e tumori, radioterapia pelvica, per asportazione bilaterale delle ovaie, endometriosi o citomi. Soprattutto quando la menopausa crea disagi tali da compromettere l’attività lavorativa e la vita sociale, è bene ricorrere anche alla terapia.
La tradizionale terapia ormonale sostitutiva (TOS), basata sulla somministrazione di estrogeni e progestinici, è in grado di fornire sollievo dalle vampate di calore e altri sintomi climaterici. La menopausa non è un problema in quanto ha lo scopo fisiologico di mantenere le donne vitali e in salute il più a lungo possibile. La terapia ormonale nel corso della menopausa presenta tuttavia alcuni rischi, ecco perché la Food and Drug Administration consiglia alle donne che vogliono provare la terapia ormonale sostitutiva per gestire le vampate di calore o la secchezza vaginale di usare la dose minore possibile per il minor tempo possibile.
Oltre alla chirurgia, ci sono alcune terapie che possono influire sulla normale funzione delle ovaie e ridurre la fertilità. Mentre nelle giovani donne il ripristino delle mestruazioni si verifica in otto donne su dieci, non è così nelle over 4 per le quali l’amenorrea diventa permanente in oltre il per cento dei casi. Nel caso in cui fin dal primo periodo della menopausa la donna vada incontro a seri e fastidiosi sbalzi umorali e, contemporaneamente, a stati depressivi di varia entità, è consigliabile intervenire immediatamente con una terapia farmacologica antidepressiva. La terapia con estrogeni per alleviare i disturbi della menopausa ha cominciato ad essere utilizzata negli Stati Uniti negli anni 60.
Attenzione però perché la terapia ormonale sostitutiva va altamente individualizzata e basata su esami specifici, sulla vostra anamnesi e la vostra storia di salute familiare. Se i rischi della terapia ormonale superano i benefici si possono valutare alternative per aiutare a gestire i sintomi della menopausa. La terapia ormonale sostitutiva in menopausa Le donne tendono a iniziare la terapia ormonale intorno al periodo della menopausa , quando la funzione ovarica cessa, causando una sostanziale riduzione dei livelli di estrogeni e di progesterone. La Tos ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita nelle donne in menopausa o post- menopausa. Non esiste però una terapia unica per tutte le donne e il dosaggio deve essere singolarmente modificato in base alla risposta alla terapia , soprattutto per chi è andato incontro ad una menopausa spontanea o chirurgica prima dei 40.
Quando arriverà poi la menopausa , se ha sintomi di tipo vasomotorio, potrà utilizzare una terapia ormonale se vorrà e se non ha controindicazioni, oppure una terapia con sostanze naturali (esistono preparati con estratti di polline che possono aiutarla). Timore e vergogna della menopausa. Effettivamente nelle pazienti recettori negativi non si induce la menopausa farmacologica perchè non ha alcun significato terapeutico.
La questione in oggetto è per diversa, cioè la menopausa indotta da chemioterapia. Un valore di FSH sotto chemio o appena finita non ha alcun significato in quanto potrebbe benissimo scendere dopo pochi mesi. La menopausa è un momento delicato che ogni donna a un certo punto della sua vita si trova ad affrontare. Questo tipo di terapia , tuttavia, ha pro e contro.
In un editoriale di accompagnamento allo studio, tre esperti di salute femminile si sono chiesti se i risultati ottenuti dai ricercatori finlandesi non impongano di cambiare l’attuale giudizio sulla terapia ormonale per le donne giovani in menopausa che, in sostanza, considera i “pro” superiori ai “contro”. Terapia ormonale da rivedere? Ho fatto cicli di chemio piu radioterapia.
Ad oggi eseguo i controlli periodici e tutto procede per il meglio. Infine si consiglia di non assumere assolutamente aspirina perché questo farmaco può indurre ad un prolungamento del sanguinamento anche dopo la menopausa. Perdite e sanguinamento vaginale dopo la menopausa. La terapia ormonale sostituiva è certamente il trattamento maggiormente prescritto per tenere sotto controllo le vampate di calore, ma in generale gli effetti collaterali della menopausa. La parola chemioterapia letteralmente indica qualunque trattamento terapeutico a base di sostanze chimiche.
Più specificamente si riferisce ai farmaci capaci di uccidere gli agenti responsabili delle malattie e comprende quindi anche gli antivirali e gli antibiotici che eliminano i batteri ( chemioterapia antimicrobica). In questo gruppo, ci sarebbe stata una riduzione, non statisticamente significativa, degli eventi cardiovascolari. Nel confrontare le donne con emicrania che ricevevano una terapia ormonale rispetto a quelle trattate con placebo, la terapia ormonale non avrebbe modificato l’effetto nell’associazione tra emicrania e eventi cardiovascolari.
Come dire, le donne non devono lamentarsi se decidono di patire i sintomi causati dai cambiamenti ormonali tipici della “malattia menopausa ”, come ad es.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.