La Ricerca Migliore e Più Rapida! Trova Gastro Esofageo. Questa dieta per il reflusso gastrico ti assicura di rispettare le raccomandazioni nutrizionali per ridurre i sintomi del bruciore di stomaco senza doverti arrovellare troppo. Il reflusso gastroesofageo consiste nel rigurgito del contenuto gastrico all’interno del lume esofageo.
Se la valvola che separa l’ esofago dallo stomaco (chiamato sfintere esofageo inferiore) non funziona correttamente, il contenuto dello stomaco che si trova nell’addome (dove la pressione è positiva) può risalire lungo l’ esofago nel torace (dove la pressione è negativa). Questo anello di muscoli regola il passaggio del cibo dall’ esofago allo stomaco e solitamente evita che ritorni indietro.
Ma quando la malattia da reflusso è causata da un’alterata motilità nell’ esofago o nello stomaco, la chirurgia non è risolutiva. L’esperienza mi dice che soltanto sul 5- dei pazienti si interviene in questo modo - prosegue Testoni. Molti di loro sono giovani costretti a una terapia permanente. Essendo la malattia causata anche da fattori alimentari , e possibile agire pensando ad una dieta e soprattutto ad una cena ideale. L’ esofago è un muscolo complesso, circondato da un altro muscolo che resta sempre chiuso e si apre solo per permettere l’entrata degli alimenti nello stomaco.
Serve per evitare che l’acido stomacale “risalga”: il reflusso gastrico, infatti, consiste proprio in questo movimento anomalo. Reflusso gastroesofageo: cosa mangiare. Il segreto per convivere con gastrite, reflusso gastroesofageo ed ernia iatale è inserire nella propria dieta il giusto mix di cibi e bevande.
Iniziamo a capire meglio cosa evitare e cosa mangiare in caso di reflusso gastrico.
Iniziamo dal difficile: ecco gli alimenti da evitare assolutamente, perché complessi da digerire, troppo impegnativi per uno stomaco che ha già il suo daffare. In una persona sana avvengono circa episodi di reflusso della durata di pochi secondi al giorno. Diversa è la malattia da reflusso gastroesofageo o MRGE. Nonostante il reflusso gastro - esofageo presenti una complessa patogenesi, è possibile invece intervenire su semplici fattori per correggere prontamente questo disturbo e attenuare la sintomatologia. In molti casi, le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo spesso presentano bruciore di stomaco per due o più giorni a settimana.
Questo eccesso di acidità irrita l’ esofago (il passaggio tra la faringe e lo stomaco), dando una sensazione di bruciore, che, quando è particolarmente acuta, può durare anche ore. Il reflusso acido è una comune patologia nella quale gli acidi digestivi risalgono dallo stomaco nell’ esofago. La bile viene prodotta dal fegato e viene escreta attraverso il coledoco nel duodeno.
In questo caso si parla di reflusso biliare. Può accadere che la bile refluisca in un primo tempo nello stomaco ( reflusso duodeno-gastrico) e successivamente possa risalire anche in esofago ( reflusso gastro - esofageo biliare). Questo reflusso provoca bruciore, localizzato dietro lo sterno, e rigurgito acido. Si parla di reflusso gastroesofageo quando si verifica una eccessiva risalita del contenuto gastrico a livello dell’ esofago.
Ciò avviene quando lo sfintere esofageo inferiore, un muscolo, è indebolito o danneggiato. Normalmente, infatti, lo sfintere si chiude per impedire al cibo nello stomaco di risalire nuovamente nell’ esofago. Si tratta di un evento fisiologico comune che può capitare a tutte le età dall’infanzia alla vecchiaia, è spesso asintomatico e si verifica più frequentemente dopo i pasti.
La malattia da reflusso gastroesofageo è un problema che colpisce molte persone. Rappresenta un vero e proprio disturbo dell’apparato gastro -enterico , caratterizzato da una forte sensazione di bruciore nella parte superiore dell’addome (dalla bocca all’ esofago ). Altri sintomi includono bruciore di stomaco, tosse, scolo retronasale, difficoltà nella deglutizione e persino eccessiva erosione dello smalto dei denti. In assenza di trattamento una malattia da reflusso gastroesofageo, cioè la persistenza cronica del disturbo, può causare: esofagite ed esofago di Barrett (infiammazione nell’ esofago , che se cronica a sua volta può predisporre allo sviluppo di tumore), stenosi esofagea (il canale esofageo si restringe).
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