lunedì 25 novembre 2019

Rimedi xylella

Si è parlato di prodotti chimici e di tecniche agronomiche, ma nessuna di queste è riuscita ad eliminare completamente il problema. Ivano Gioffreda, olivicoltore Alezio nonché responsabile dell’Associazione Spazi popolari, ha spiazzato i guru dell’agronomia con una vecchia ricetta ereditata dai contadini di un tempo. Che cosa è cambiato in tutto questo tempo?


Soprattutto, a che punto siamo con l’individuazione di un rimedio ? TERRA D’OTRANTO - Dire xylella fastidiosa è come dire leggende metropolitane.

Altra leggenda: le cosiddette “buone pratiche”, la pulizia dei campi dalle erbacce infestanti. A parlare è Giuseppe Coppola, proprietario di un oliveto in contrada Santo Stefano, tra Alezio e Gallipoli. Xylella fastidiosa Wells, Raju et al. Sfortunatamente al momento non c’è una terapia specifica che si può usare lasciando le piante sul terreno, l’unica cosa che si può fare è estirpare le piante infette.


Come si combatte e come si previene? Siccome le cicaline insieme ai rodilegno risultano essere i vettori principali di questa malattia è bene effettuare i dovuti trattamenti per debellarli. Al momento, non essendoci delle cure in grado di salvare il patrimonio monumentale della Puglia, l’unica speranza resta quella di innestare gli ulivi con delle varietà resistenti.


E’ un batterio che vive e si riproduce all’interno dell’apparato conduttore della linfa grezza (vasi xilematici) importanti per l’apporto di acqua e sali minerali.

Ormai alle porte delle province di Brindisi e Taranto la situazione di emergenza xylella è diventata critica più che mai. Il notiziario viene creato dal nostro algoritmo di classificazione automatica di testi con le ultimissime novità dai quotidiani e le agenzie di stampa online italiane. Vediamo insieme le sue origini e le cause dell’infezione che ha colpito la Puglia. Tutto ebbe inizio con alcune segnalazioni di olivicoltori del Basso Salento (Gallipoli e zone limitrofe) che già da diversi anni lamentavano i sintomi di uno strano disseccamento delle piante di olivo , specie di per sé rustica ed abbastanza resistente.


Il ritrovamento delle due nuove specie di vettore della xylella , avvenuto nel Salento e nelle province di Bari e Foggia, è da attribuire a tre ricercatori che da anni si occupano della batteriosi: Maria Saponari e Vincenzo Cavalieri dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Bari ed Enza Dongiovanni dell’Istituto. L’olivo è tra le piante più colpite in Italia dalla xylella fastidiosa: si sta espandendo sempre di più a causa della mancanza di una cura. Noi non interveniamo sul batterio, rafforziamo le autodifese della pianta con rimedi naturali.


Non è affatto una suggestione, io curo ancora molte patologie dell’apparato respiratorio con i rimedi della nonna a base di erbe. Unione europea di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali. Due trattamenti insetticidi obbligatori tra maggio e agosto.


Gli inadempienti rischiano forti multe. Il piano finanziato dal ministro Centinaio non prevede il ricorso a trattamenti curativi, solo espianti. Il batterio vive e si riproduce nell’apparato conduttore della linfa grezza (i cosiddetti vasi xilematici, portatori di acqua e sali minerali), e induce pesanti alterazioni alla pianta ospite. Si tratta di una scoperta sorprendente. GALATONE- In mattinata siamo stati in compagnia del prof.


La regione più a rischio di “importare” tale batterio gram-negativo è l’Abruzzo. Giusto l’opposto di quanto si è verificato per la xylella , ove i rimedi indicati in modo assai tempestivo da EFSA sono stati del tutto disattesi favorendo così la diffusione della malattia.

Da diversi mesi la xylella fastidiosa è stata inserita nella lista EPPO A ma nonostante ciò le politiche di contrasto e contenimento al batterio non sono cambiate. L’altro presupposto è costituito dall’asserita assenza di una cura per le piante colpite dal batterio, almeno ufficialmente. Secondo gli ultimi dati ufficiali di Italia Olivinicola, gli oliveti che sono stati completamente distrutti da questo batterio occupano una superficie di ben 50.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari