In sintesi i punti principali della scoperta made in Italy. I risultati preclinici sinora ottenuti dalla ricerca NMS indicano che questa nuova molecola blocca la proliferazione ed induce la morte di cellule tumorali di diversa origine, incluse quelle resistenti a farmaci inibitori della replicazione tumorale attualmente sul mercato. I ricercatori dell’Università di Urbino hanno infatti scoperto che molecole derivate dalmaltolo, una sostanza naturale contenuta nel malto, nella cicoria, nel cocco, nel caffè e in moltissimi altri prodotti naturali, ha attività antitumorale.
Scoperta che ha consentito loro di brevettare la molecola. Nonostante l’ enfasi con cui la notizia viene raccontata e spacciata per certa dall’autore del filmato, la sostanziale smentita è arrivata dagli stessi ricercatori citati nel video. La loro scoperta è presto detta: alcune cellule del sistema immunitario, le T regolatorie, crescono di numero nei tumori e spengono di fatto la risposta immunitaria antitumorale.
Il nostro organismo potrebbe uccidere le cellule tumorali, ma non ci riesce proprio perché bloccato dalle T regolatorie. Ciò provoca un forte stress ossidativo nelle cellule cancerose, ma risparmia le cellule sane. Gli esperimenti I composti progettati e sintetizzati dal nostro gruppo di ricerca - spiega la prof. Szabo - portano alla morte delle cellule tumorali in esperimenti di laboratorio in cellule isolate, anche quando queste sono resistenti ai.
I risultati rivelano che i composti naturali di questa pianta riducono la proliferazione cellulare, la vitalità e la migrazione delle cellule tumorali del mesotelioma e presuppongono quindi implicazioni chemio-preventive e antitumorali per la gestione della patologia”. Scoperte proprietà antitumorali in una pianta della medicina cinese. La ricerca nel campo della medicina antitumorale continua a fare progressi Nano sonde che trasportano i medicinali alle cellule bisognose, proteine che combattono fra loro, cellule “dormienti”.
Gli aggiornamenti a dicembre. Alcuni farmaci antitumorali moderni hanno alcuni effetti di inibizione delle cellule ‘natural killer’ (Nk), i ‘soldati’ del sistema immunitario, ma i ricercatori dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, dell’Università di Genova, dell’AOU S.
Martino IST di Genova e dell’Istituto Gaslini di Genova, hanno scoperto come riattivarle. Quanto basta per attizzare il fuoco. Nuove molecole antitumorali : la scoperta italiana. I ricercatori hanno sintetizzato in laboratorio delle nuove molecole che sono in grado di alterare la funzione dei mitocondri, ovvero le centrali delle cellule dove viene prodotta energia. Diverse sostanze naturali agiscono da killer delle cellule tumorali.
Alcune di queste agiscono in maniera tale da attaccare direttamente la popolazione di cellule staminali tumorali, da cui trae origine il cancro. La sua produzione, infatti, porta le cellule del tumore a riempirsi di liquido extracellulare fino a scoppiare, causando una morte in massa di queste cellule. La scoperta , che potrebbe portare alla nascita di nuovi farmaci per la lotta contro il cancro, è valsa ad Elena Catanzaro – assegnista di ricerca dell’Università di Bologna che ha condotto lo studio – uno dei premi annuali consegnati della Società Italiana di Farmacologia e da Farmindustria. La scoperta può essere decisamente considerata un altro passo avanti nella lotta contro il tumore, causa di troppe morti ancora in tutto il mondo.
Tumori, San Raffaele: identificate cellule killer contro il cancro - Lo studio italiano è stato presentato negli Usa. Per la stampa inglese si tratta di. Che la mela sia un concentrato di antiossidanti utili alla salute è noto e da qualche tempo sappiamo che alcune molecole del frutto hanno anche proprietà antitumorali. Oggi, grazie a una nuova ricerca, conosciamo in che modo agiscono sulle cellule malate. Al contrario, è nell’interesse della scienza continuare a proseguire rigorosamente gli studi sull’argomento.
Gli scienziati canadesi hanno testato questo dicloroacetato (DCA) sulle cellule umane ed hanno constatato che le cellule malate dei polmoni, del seno e del cervello sono state uccise lasciando solo le cellule sane”. Negli anni ottanta fu scoperta una nuova famiglia di farmaci antitumorali , i taxani, originariamente derivati da alberi della famiglia del tasso. Il principale ostacolo all’utilizzo dei taxani era legato al fatto che questi composti sono poco solubili in acqua e devono essere veicolati in solventi. Due studiosi dell’Università di Urbino ‘Carlo Bo’ hanno individuato una funzione antitumorale nel maltolo: questa sostanza, abbastanza comune, aiuterebbe l’organismo a costruire classi di molecole che spingono al ‘suicidio’ le cellule malate.
La scoperta ha già ottenuto il brevetto nazionale, ed è in attesa di quello internazionale.
AdnKronos Salute) – Un nuovo farmaco antitumorale in grado di neutralizzare, ‘addormentandole’, le cellule cancerogene è stato creato dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con l’Università Alma Mater di Bologna e l’Università Cattolica. Ossigeno: una scoperta da Nobel. Le ricerche dei tre nuovi premi Nobel hanno quindi permesso di comprendere appieno i meccanismi con cui le cellule individuano la presenza o assenza di ossigeno, e danno il via a fenomeni come la produzione di nuovi vasi sanguigni e di globuli rossi.
Il succo di mela ed il cancro: la scoperta shock della scienza.
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