L’ autismo è una malattia di cui si conosce ancora poco. Non si può prevedere con test genetici come altre forme di disabilità e, spesso, ci si accorge che qualcosa nel proprio bimbo non funziona nella maniera normale solo quando comincia a frequentare il nido o la scuola dell’infanzia. Stategie efficaci per gli insegnanti Mi è piaciuto per la chiarezza con cui vengono esposti gli argomenti, e anche perché il libro permette di sfatare delle false credenze sostituendole con chiare definizioni ed esempi pratici di comportamento efficaci. Credo che per iniziare tu debba cercare di capire cosa interessa di più alla ragazzina, magari cerca di parlare anche coi suoi genitori, così almeno sai da che parte iniziare per cercare di interagire.
LA GESTIONE DEL BAMBINO AUTISTICO A SCUOLA.
I metodi disciplinari che intendi adottare dovrebbero dipendere dalla gravità del problema. Quindi non esiste una singola soluzione o un rimedio a tutti i problemi comportamentali, Devono necessariamente essere differenziati a seconda del bambino e della gravità del comportamento. Tra libri, corsi e convegni, le occasioni di approfondimento non mancano. Può venire in aiuto anche una piattaforma web del lavoro di Arduino, la Piattaforma integrata autismo (Pia) dell’Asl di Cuneo, che raccoglie un elenco ragionato di risorse disponibili online anche su autismo e scuola. La scelta non è semplice e spesso i genitori si basano sui suggerimenti di altre famiglie.
La trattazione sviluppata evidenzia come nell’etichetta di autismo , o di bambino autistico, rientrino in realtà situazioni molto particolareggiate ed assolutamente non riducibili all’unità o ad un prototipo. ASSOCIAZIONE per la RICERCA in EUROPA sull’ AUTISMO – AREA GCA – ONLUS Programma efficace per bambini di 3-anni con autismo by Susan Stokes Autism Consultant Written by Susan Stokes under a contract with CESA and funded by a discretionary grant from the Wisconsin Department of Public Instruction.
Attualmente, le cause di autismo sono poco chiare. Se su questo pianeta dovesse improvvisamente cambiare tutto, una persona normale si preoccuperebbe, soprattutto se non capisse il significato di questo cambiamento. Così si sente l’autistico quando le cose cambiano (Therese Joliffe). Con questi scarni e sintetici esempi introduttivi abbiamo voluto indicare la vastità dello spettro autistico.
Questo non vuol dire che non è in grado di imparare, spesso è esattamente il contrario. Si tratta solo di imparare a parlare la sua lingua. In questo articolo cerchiamo di spiegare a Francesco, un insegnante di Pisa che ci ha scritto qualche giorno fa, come gestire al meglio Andrea, un bambino autistico, a scuola o in altri luoghi che non conosce e che visiterà presto assieme ai suoi compagni, come ad esempio la palestra, il centro giovanile, la biblioteca o il museo. Disturbo oppositivo provocatorio a scuola : indicazioni pratiche per gli insegnanti Per un insegnante è difficile sapere come comportarsi con un bambino con disturbo oppositivo provocatorio. Come comportarsi con un bambino autistico Come ci si comporta nei confronti di un bambino autistico?
Quali sono i comportamenti che un adulto deve assumere per approcciarsi a questa patologia? I bambini affetti da autismo necessitano di un intervento precoce e intensivo. In questo caso, è proprio la sinergia tra scuola e famiglia la strategia migliore che permetterà al bambino di crescere in armonia. Il lavoro, infatti, deve essere affrontato non solo dalla scuola e dagli educatori, ma anche dai caregiver a casa. Con una persona con autismo ad alto funzionamento, certamente non puoi limitarti a consegnargli degli stimoli senza parlare con lui, perché sarebbe una cosa innaturale e troppo limitata per le sue capacità.
Bravi docenti mi hanno aiutato. Se sono riuscita a superare il mio autismo è perchè ho avuto degli insegnanti competenti.
All’età di anni e mezzo mi hanno mandato in una scuola materna strutturata dove c’erano degli insegnanti che avevano molta esperienza. Bambino autistico: come riconoscerlo e come comportarsi “Mio figlio ha un comportamento “strano”, non risponde se lo chiamo per nome, ha difficoltà relazionali”. Potrebbe cominciare così la fase del sospetto, occorrerà indagare se il bambino appartenga o no allo spettro autistico.
Che cos’è un Piano di Prevenzione e di Gestione delle crisi comportamentali a scuola ? Sicuramente è possibile rilevare un aumento dei casi di autismo nelle nostre scuole , dovuto ad una maggiore consapevolezza del disturbo tra i medici e più in generale nella popolazione, alla diffusione di criteri diagnostici più precisi che hanno portato a classificare anche le forme più lievi, prima non riconosciute e trattate a livello. Non possiamo solo dir loro di essere “bravi”, dobbiamo fornir loro tecniche che li aiutino a comportarsi in maniera differente. STRATEGIE PER GESTIRE IL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO A SCUOLA.
Suggerimenti per gli insegnanti per gestire il bambino con disturbo oppositivo provocatorio.
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